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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Rimbalzati da una coop all'altra, 50 lavoratori restano senza Tfr

Alla Chimar di Carpi i facchini sono stati traferiti nei mesi da una cooperativa all'altra, vedendo però non corrisposto il Tfr cui avrebbero diritto. La Cgil ha aperto un tavolo di trattative e dichiarato lo stato di agitazione

Ancora un episodio poco limpido ai danni dei lavoratori che viene segnalato dalla Cgil modenese. Dopo il caso di licenziamento per presunta ritorsione di una lavoratrice metalmeccanica, questa volta il sindacato confederato porta all'attenzione della stampa il caso di ben 50 persone, impiegate con mansioni di facchinaggio presso la Chimar di Carpi. Si tratta di una grande azienda leader nel settore degli imballaggi e della logistica industriale, con sedi nella bassa modenese e in diverse città del nord Italia, la quale appalta esternamente l'assunzione di addetti per i suoi stabilimenti.

Ma una cinquantina di lavoratori – spiega la Filt/Cgil - sono rimasti vittima, come spesso accade di un susseguirsi si subappalti, rimanendo alla fine dei giochi senza il Trattamento di fine rapporto cui avrebbero diritto. I lavoratori sono  impiegati da anni negli appalti presso l’azienda, ma hanno vissuto nei mesi scorsi l’ennesimo cambio di appalto, passando prima dalle cooperative Diemme Servizi Soc, Cop e Nordica Soc. Cop a Rework, poi nuovamente da Rework a GTO Soc. Cop.

Nel penultimo passaggio di appalto, il Tfr non è stato erogato ai lavoratori e dall’inizio dell’agosto scorso il sindacato ha intavolato una trattativa coinvolgendo direttamente la committente Chimar per richiamarla ai suoi obblighi solidali nei confronti dei crediti dei lavoratori. Dopo diversi incontri e ipotesi di soluzione della controversia, sembrava raggiunto l’accordo per il pagamento dei crediti. 

Ma ad oggi non si è concretizzato ancora nessun pagamento. “I lavoratori sono esasperati dall’ennesimo cambio di appalto che li ha coinvolti in questi anni – afferma Cesare Galantini della Filt/Cgil di Modena - nonostante abbiano continuativamente lavorato sempre presso lo stesso committente. E ora si vedono negati i loro diritti. Chiediamo che si giunga velocemente ad una soluzione della vicenda, mettendo fine all’insostenibile scarica barile tra committente ed ex cooperative appaltatrici. In una situazione come questa gli unici ad essere penalizzati sono sempre i lavoratori!”. La Filt/Cgil ha dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori che potrà concretizzarsi già nelle prossime ore con iniziative di mobilitazione.

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