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Cronaca

Sicurezza di argini e casse d'espansione: tanti i fondi, pochi quelli spesi

Il punto sulla sicurezza idraulica a tre anni dall'alluvione del Secchia: già terminati 109 lavori per 30,8 milioni. Ma i fondi messi a disposizione sono ben 115, 6 milioni. Restano molti interventi incompiuti

A tre anni dall'alluvione, 10 ordinanze del Commissario hanno messo a disposizione 115,6 milioni, per 136 interventi programmati. Dei 115,6 milioni circa 40 milioni sono stati stanziati nel 2016 per la messa in sicurezza delle arginature di Secchia, Panaro e dei loro affluenti principali. Gli interventi conclusi ad oggi sono 109, per un totale di 30,8 milioni. Nell’ultimo anno, in particolare, ne sono stati ultimati sei relativi al ripristino di frane arginali ed erosioni spondali sul Secchia ed altrettanti sul Panaro.

Gli stanziamenti economici per le opere di messa in sicurezza sono arrivati, ma i lavori procedono con ritmi non particolarmente serrati, come sarebbe invece opportuno per un territorio che si è riscoperto particolarmente fragile sotto il profilo idrogeologico. Il punto sulla sicurezza del nodo idraulico modenese è stato fatta oggi i Regione, in una conferenza stampa in cui sono stati esposti tutti i dati relativi ai risarcimenti e alle ricostruzioni nei comuni colpiti dal fiume d'acqua fuoriuscito dall'argine del Secchia a San Matteo, in una sciagurata domenica mattina. 

Le opere in corso sono 10, per un importo di circa 8 milioni; tra queste, la sistemazione del muro di sponda a monte della Conca di navigazione sul Canale Naviglio a Bomporto (800 mila euro); l’adeguamento della Cassa di espansione del fiume Panaro per l’installazione di meccanismi di protezione delle paratoie da tronchi e altro materiale trasportato dalle acque e l’installazione del sistema di monitoraggio necessario per le future prove di invaso (1 milione di euro). 

A sud della città di Modena, sono ormai ultimati il primo stralcio di lavori della Cassa di laminazione del Canale Naviglio in località Prati di San Clemente (1,45 milioni) e del Diversivo Martiana (3,9 milioni). Al via, poi, in primavera, due nuovi cantieri di manutenzione straordinaria e adeguamento della briglia selettiva per la riduzione del materiale fluitato all’interno della Cassa di espansione del fiume Secchia (2,5 milioni). I lavori continueranno nel corso dell’estate sugli argini di Secchia e Panaro; sono 15 le opere idrauliche programmate o in progettazione, per un totale di 74,3 milioni. Comprendono 3 interventi di adeguamento della Cassa di espansione del fiume Secchia (circa 18 milioni), delle arginature del Panaro (20 milioni) e del Secchia (quasi 30 milioni). La chiusura della progettazione è prevista entro l’anno. Infine ulteriori 3,8 milioni sono destinati alla messa in sicurezza idraulica degli affluenti degli stessi corsi d’acqua.

Sempre per la messa in sicurezza del territorio negli ultimi 3 anni sono state condotte 8 campagne di monitoraggio sullo stato di salute degli argini, con più di 800 tane di animali chiuse. Le attività hanno compreso anche lo sfalcio della vegetazione ripariale, la rimozione di materiale depositato sugli alvei e azioni puntuali di risoluzione delle criticità individuate sulla base dei controlli sugli argini.  

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