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Cronaca Sassuolo / Strada Pedemontana

Sassuolo, i lavori della briglia sul Secchia al termine nel 2014

I cantieri, che hanno un costo di circa 5 milioni e 300 mila euro, hanno l'obiettivo di frenare la velocità delle acque e contenere quindi l'erosione del basamento del ponte

"I lavori iniziati in estate a valle del ponte della Pedemontana che collega Sassuolo e Casalgrande per la ricostruzione della briglia idraulica di Villalunga procedono regolarmente e proseguiranno in autunno fino a quando i livelli del fiume lo consentiranno per poi riprendere e concludersi la prossima a estate". Egidio Pagani, assessore provinciale alle Infrastrutture, scandisce, nel corso di un sopralluogo in cantiere nei giorni scorsi, il programma dei lavori sulla briglia la cui porzione centrale è andata distrutta a causa degli eventi di piena del 1994.

I lavori, che hanno un costo di circa 5 milioni e 300 mila euro, hanno l’obiettivo di frenare la velocità delle acque e contenere quindi l’erosione del basamento del ponte. "Un’opera attesa da tempo – spiega Pagani – che va a completare il primo stralcio di lavori, realizzati dalla Provincia nel 2005 con il consolidamento sulle fondazioni delle pile centrali, per una spesa di quasi 650 mila euro, mettendo definitivamente in sicurezza il lungo viadotto. La ricostruzione dell'opera idraulica consente di ridurre i vistosi effetti di erosione del fiume in corrispondenza delle fondazioni del viadotto e prevenire eventuali danni".

L’intervento prevede la ricostruzione di una struttura di sfioro agganciata lateralmente a quella esistente, la realizzazione di un bacino di dissipazione in depressione a valle, con una controbriglia costituita da una paratia di diaframmi di fondazione in cemento armato su cui è realizzata la trave superiore di collegamento. Si provvederà inoltre alla sistemazione golenale in corrispondenza della briglia e dell’alveo a valle del bacino di dissipazione e alla sistemazione dell’alveo inciso a monte tramite interventi di reinterro con materiale proveniente dagli scavi, oltre alla realizzazione di una scala di risalita per l’ittiofauna. Trasversalmente l’opera avrà un ingombro di 140 metri. Nel progetto è prevista un’organizzazione di cantiere che, ai fini delle lavorazioni  prevede un solo spostamento dell’alveo fluviale in sinistra idraulica, sul lato reggiano. La briglia si sviluppa longitudinalmente per una lunghezza di 18 metri, mentre il bacino di dissipazione ha una lunghezza di circa 40 metri.

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