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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Possidonio

Laboratorio tessile cinese "in nero", scoperti dalla Finanza anche cinque clandestini

Blitz delle Fiamme Gialle in un'azienda di San Possidonio, dove quasi la metà dei dipendenti era irregolare. Denuncia penale per la titolare, una 52enne orientale

Proseguono le verifiche della dei Finanzieri della Compagnia di Carpi sulel imprese del distretto tessile, che nei giorni scorsi hanno già permesso di scoprire una stamperia abusiva di indumenti contraffatti. Le Giamme Gialle hanno riscontrato gravi irregolarità anche presso un laboratorio tessile gestito da un'imprenditrice di nazionalità cinese e ubicato nel comune di San Possidoni. In particolare, l’attività di servizio svolta dai militari ha consentito di individuare 12 lavoratori in nero, pari al 42 % della forza lavoro presente all’atto dell’intervento, intenti al confezionamento di capi di abbigliamento. 

All’esito dei successivi riscontri effettuati anche a mezzo di rilievi foto-dattiloscopici, cinque di questi lavoratori sono risultati soggiornare sul territorio dello Stato clandestinamente in quanto privi del permesso di soggiorno. Per loro è scattata la denuncia per la violazione delle norme sull'immigrazione.

La titolare dell’azienda, una cinese di 52 anni, invece, oltre a dover rispondere di diversi illeciti amministrativi in materia contributiva, previdenziale, assicurativa e fiscale, è stata altresì segnalata alla locale Procura della Repubblica in quanto ritenuta responsabile di aver favorito la clandestinità dei soggetti sopra richiamati al fine di trarre un ingiusto profitto dalla loro condizione di illegalità, un reato che prevede la reclusione fino a 6 anni e la multa fino ad un massimo di 37.500 euro.

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