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Vertenze Obi, è rottura: licenziato il rappresentante sindacale

Aperta la procedura di licenziamento per comportamenti non idonei verso i colleghi: Corrado Si Stefano si difende: “Utilizzato come monito per scoraggiare l'attività sindacale, colpevole di comportamenti non idonei verso i colleghi”. Durissima reazione della Filcams/Cgil

Era ormai nota da qualche mese la situazione di conflitto in cui versavano i negozi Obi di Modena, con un clima molto teso tra i lavoratori e la dirigenza. Dopo controversie sindacali e manifestazioni dei dipendenti, oggi è stato reso noto un fatto di indubbia gravità. Corrado Di Stefano, rappresentante sindacale aziendale del punto vendita Obi di Cittanova è stato licenziato con l’accusa di aver avuto comportamenti non idonei verso i colleghi.

La notizia è stata trasmessa dal Comitato Direttivo provinciale del sindacato Filcams/Cgil, che scrive in una nota: “Il delegato Obi, nel pieno rispetto del suo mandato sindacale, ha chiesto a tutti i suoi colleghi di partecipare alle assemblee sindacali, di informarsi, di sostenere il rispetto dei propri diritti in una fase nella quale, anche grazie alle aperture indiscriminate nei giorni festivi e domenicali, sono sempre più necessarie regole certe sull’organizzazione del lavoro e degli orari”. Per la Cgil, che condanna e stigmatizza questa scelta dell'azienda Obi è “del tutto evidente che la direzione aziendale mal tollera chi divulga la conoscenza dei diritti” e sostituisce il confronto con “atti di intimidazione e persecuzione quali il procedimento disciplinare e il licenziamento”.

Lo stesso Di Stefano è intervenuto, sottolineando: “Ritengo di essere stato utilizzato come monito per scoraggiare l'attività sindacale all'interno dell'azienda in quanto le accuse a me rivolte sono di natura squisitamente pretestuosa e per le quali il sindacato si è reso disponibile a fornirmi assistenza legale che è mia intenzione utilizzare . Questo ovviamente – prosegue Corradi Di Stefano – mi spinge ancora di più ad andare fino in fondo per far si che venga ripristinato un clima di libertà e serenità intaccato da questo atto intimidatorio nei confronti di tutti i lavoratori”.

Resta ovviamente da comprendere le ragioni e le motivazioni reali che hanno condotto il colosso del bricolage ad una scelta tanto eclatante. Per ora la reazione del Coordinamento nazionale dei delegati Obi è stata immediata e decisa: domani, martedì 28 maggio, i lavoratori presidieranno il punto vendita di Modena Nord in segno di protesta verso la decisione aziendale, per esprimere solidarietà al delegato licenziato e per rimarcare l’importanza della democrazia nei luoghi di lavoro. 

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