rotate-mobile
Cronaca

Locandine "taroccate" per lanciare messaggi no-vax, denunciato un 46enne

Vittima della contraffazione, un paio di mesi fa, era stata la Gazzetta di Modena, che aveva sporto querela. Ieri la perquisizione a casa dell'attivista

Proseguono le attività delle forze dell'ordine per contrastare gli attivisti no-mask e no-vax, che negli ultimi mesi hanno dato vita a diverse azioni che si configurano chiaramente come reati, oltre ovviamente alla sistematica violazione delle norme amministrative imposte per contenere il contagio. Ieri mattina la Digos di Modena e i colleghi della Sezione di Polizia Postale hanno dato esecuzione ad una perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica di Modena nei confronti di un uomo, indagato perché ritenuto responsabile di contraffazione.

I fatti risalgono a inizio dicembre scorso, quando erano state realizzate e sostituite delle locandine contraffatte del quotidiano “La Gazzetta di Modena”, piazzate ad insaputa degli esercenti in un’edicola di Formigine e di due edicole a Modena. Sui manifesti, realizzati per essere del tutto uiguali alle reali "civette", erano riportati  slogan negazionisti e contro la campagna vaccinale. Lo stesso quotidiano locale aveva sporto querela.

Il 46enne indagato fa parte del gruppo virtuale dei cosiddetti “Guerrieri ViVi”, attivo sui social network e principalmente su Telegram,  che si è evidenziato per contestare le politiche governative sulla vaccinazione, anche attraverso azioni eclatanti, come imbrattamenti e vandalismi presso i centri vaccinali o affissioni abusive.

Nel corso della perquisizione, sono state rinvenute numerose locandine dello stesso tipo, con l’intestazione di altri quotidiani anche a tiratura nazionale come “La Stampa”, “La Repubblica”, “Corriere della Sera”, “Il Resto del Carlino”, “Il Giornale”, con gli stessi contenuti negazionisti di quelli esposti a dicembre.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Locandine "taroccate" per lanciare messaggi no-vax, denunciato un 46enne

ModenaToday è in caricamento