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Cronaca

Magner Bein I La piadina romagnola? Probabilmente le origini sono modenesi

E se il più importante piatto romagnolo avesse origini emiliane? Le origini della piadina potrebbero trovarsi presso le palafitte di Montale

Quando pensiamo alla Romagna, saltano subito alla mente le discoteche, la vita notturna, il liscio e la piadina. Tutti sanno che il cibo tipico delle terre romagnole e’ la piadina, eppure studiando le origini dei questo piatto sembra che la terra Romagnola non sia il punto di partenza, bensi’ quello di arrivo di questo prodotto.
Il primo documento storico a noi noto che parla della “piada” risale al 1371, nella famosa descrizione della Romagna redatta dal Cardinale angelico, nella quale diceva che la citta’ di Modigliana doveva pagare alla Camera Apostolica 2 piade. A darne valore letterario sara’ Giovanni Pascoli descrivendo la piada quale “pane di Enea” o “pane di Roma”.
E’ da questi appellativi che nasce questa ricerca storica che vuole indagare le origini del prodotto culinario romagnolo piu’ noto in Italia e al mondo. Il riferimento a Roma e’ presto detto, infatti era molto diffusa nella capitale dell’Impero ed era a base di farina di Orzo. Infatti, la farina di mais venne introdotta in questo cibo solo all’inizio del Novecento.
Perche’ i romani conoscevano questo piatto? In realta’ i primi a provare questo prodotto non furono i romagnoli, ma gli emiliani che abitavano nelle palafitte, come per esempio quelle di Montale, risalenti a 3500 anni fa, che furono tra le piu’ importanti nella storia di questa architettura. 
Una volta che arrivarono gli Etruschi in terra emiliana, specialmente in quella a cavallo del fiume Po, la tradizione della focaccia con ricetta piadina venne presto tramandata. Inoltre furono proprio gli Etruschi ad insegnare alle popolazioni indigene come cucinare i cereali, infatti i popoli delle palafitte realizzavano questo cibo come fossero focacce azzime, ossia senza lievito. 
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