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Cronaca

Magner Bein | La storia del Sassolino e del suo nome particolare

Perché si chiama Sassolino e chi lo inventò? Due secoli di tradizioni e creatività in cucina

Il Sassolino è un liquore dalla consistenza viscosa e una gradazione elevata di 40°, anche se nella maggior parte dei casi non è usato come superalcolico da fine pasto, bensì come ingrediente per la pasticceria, basti pensare al pan di Spagna, alle torte o a chi lo usa con l'Alchermes per preparare la zuppa inglese, ma anche nelle frappe modenesi che per questo motivo, oltre che per lo strutto, si distinguono dalle chiacchiere delle altre regioni. 

Com'è intuibile il nome Sassolino ricorda quello di un'altra città, ovvero di Sassuolo e infatti questa storia è vera, ma solo in parte. Il Sassolino non è un liquore antico come il nocino, ovvero non ha secoli di tradizioni che si sono tramandate di generazioni in generazioni, perché al massimo tra noi e i creatori del sassolino ci sarebbero in mezzo cinque o sei generazioni. 

A differenza da quel che si può pensare ad inventare questo liquore furono degli speziali e droghieri svizzeri nel 1804, che dal Cantone dei Grigioni si trasferirono a lavorare a Sassuolo, dove iniziarono a distillare l'anice stellato. Tuttavia il nome Sassolinon non fu dato  da loro, in quanto lo chiamavano semplicemente "distillato d'anice", ma dai cadetti dell'Accademia militare di Modena. Infatti quando d'estate questi si recavano nella sede di Sassuolo per le esercitazioni era diffuso l'uso di questo superalcolico. 

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