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Cronaca Maranello / Via Vandelli, 563

A Torre Maina nuova manifestazione animalista contro il parroco-cacciatore

Presidio del Fronte Animalista lo scorso venerdì davanti alla parrocchia di don Pierino Saccella, la cui attività di caccia hobbystica è già stata al centro di azioni dimostrative

Un anno dopo gli animalisti tornano a Torre Maina, frazione di Maranello, per gridare tutta la loro disapprovazione nei confronti del parroco do Pierino Saccella, "colpevole" di essere un appassionato di caccia. Nel dicembre del 2017 la piccola frazione era stata meta di un raid con affissione di manifesti sui cartelli, sugli edifici e persino sulla porta della chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo. Quest'anno, invece, i militanti per i diritti degli animali si sono presentati di persona.

Venerdì scorso, festa dell'Immacolata, una decina di attivisti – sia membri di Fronte Animalista, sia indipendenti – si sono presentati con striscione e cartelli sul sagrato della parrocchia con lo sloga "Don Saccella vergogna della comunità". L'obbiettivo non era recare disturbo alla celebrazione liturgica, ma solo lanciare un messaggio: "Il Don, vantando la proprietà di ben 28 fucili da caccia, in un'epoca di impoverimento culturale ed economico di tutta la società, pratica un'attività costosa e violenta, non coerente con il messaggio civile, cristiano e di sobrietà che il suo ruolo richiederebbe No alla caccia, no alla violenza!".

A Torre Maina sono arrivati anche i Carabinieri, chiamati dai residenti che si recavano a Messa, ma tutto si è svolto in maniera pacifica e senza un confronto diretto tra gli attivisti e il sacerdote. Don Saccella ha sempre difeso la propria attività venatoria, che si svolge secondo le norme previste. 

Una replica a quanto accaduto è arrivata dal sindaco maranellese Massimiliano Morini: “Abbiamo letto parole offensive su cui esprimiamo la nostra totale condanna. A questa aggiungiamo tutta la solidarietà a don Pierino che, oltre ad essere un punto di riferimento per la comunità, ha sempre dimostrato la massima disponibilità nei confronti dei suoi parrocchiani e anche in occasione delle celebrazioni civili”.

“Non ci interessa entrare nel dibattito sulla caccia, anche perché la libera manifestazione di idee non c’entra nulla con l’aggressione alle persone: confidiamo nel fatto che gli autori di queste offese sappiano porre un limite ad un atteggiamento denigratorio che rischia di cadere nella minaccia – ha aggiunto il primo cittadino – Per la comunità di Torre Maina don Pierino è una guida solida e preziosa e l’affetto manifestato dai suoi parrocchiani dopo il triste episodio dell’altro giorno è soltanto l’ultima testimonianza dell’apprezzamento che il suo operato riscontra”.

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