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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Attentati a Parigi, i messaggi degli studenti modenesi in Erasmus

“Sto bene”, “siamo sotto shock”, “la situazione è molto tesa”. Questo il tenore dei messaggi dei 17 studenti Unimore che si trovano nella capitale francese, contattati dall'Ateneo per assicurarsi delle loro condizioni dopo il dramma di venerdì sera

Sono 17 gli studenti Unimore che in questi giorni si trovano a Parigi (Francia) per motivi di studio nell’ambito del Programma Erasmus e precisamente 5 iscritti al Dipartimento di Economia Marco Biagi di Modena, 8 iscritti al Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali di Modena, 2 iscritti al Dipartimento di Comunicazione ed Economia di Reggio Emilia, 1 iscritto al Dipartimento di Scienze della Vita di Modena e 1 iscritti al Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria di Reggio Emilia.

Tutti quanti nella prima mattinata di sabato 14 novembre sono stati contattati dall’Ufficio Mobilità Studentesca, nella persona della dott.sa Ernestina Ricevuto, e dal Portavoce dell’Ateneo, nonché dai loro docenti di riferimento. Tutti quanti sono stati inviati a fornire notizie circa le loro condizioni. Questo il messaggio inviato: “Carissimi, spero di poter raggiungere con questa mail tutti gli studenti Unimore attualmente in Erasmus a Parigi. Quanto accaduto ieri sera ha impressionato tutti, in primis il Rettore. Ed il nostro pensiero non poteva non andare a voi. Spero naturalmente stiate tutti quanti bene e che tutti quanti vi siate trovati lontani dai luoghi di questa terribile, quanto disumana ed insensata, strage. Vi chiedo per tranquillità di darci riscontro della vostra situazione e di eventuali esigenze, ma soprattutto che ci rassicuriate circa la vostra condizione di salute. Restiamo in attesa e vi rivolgo la raccomandazione, qualora questa mail non abbia raggiunto altri vostri colleghi attualmente a Parigi, di estendere anche a loro l’invito a farci pervenire notizie”.

La risposta è stata pressoché immediata. Di seguito riportiamo i messaggi ricevuti dalla segreteria dell'Università, che, oltre a rassicurare sulla loro condizione, forniscono testimonianza del clima che si respira nella capitale francese: 

“Io sto bene. Fortunatamente ero a casa, ma la prima strage è stata nel quartiere vicino alla mia università. Qui c'è lo stato d’allerta ed il consiglio è di non uscire di casa”. (studente INSEEC Business School Paris)
“Sto bene. Fortunatamente mi trovavo a casa e non vicino ai luoghi delle stragi. Ci sono stati attimi di paura e di confusione. Mi auguro che tutti i colleghi stiano bene e che questo clima finisca presto”. (studentessa Universite de Paris – Sorbonne – Paris IV)
“Io sto bene. Sono molto spaventata ma sto bene. La situazione è ancora tesa”. (studentessa Universite Pantheon Sorbonne – Paris I)
“Io sto bene. Abito nell'onzième arrondissement a circa 500m da Rue de Charonne, dove sono state uccise 18 persone, ma fortunatamente mi trovavo al sicuro in casa ieri sera. Sono ancora in uno stato di shock e di preoccupazione come tutti gli abitanti di Parigi, la situazione è tesissima”. (Universite Sorbonne Nouvelle – Paris III)
“Le parlo a nome mio e dei miei due compagni …..(omissis) e ….. (omissis). Fortunatamente stiamo tutti bene, a parte lo spavento enorme”. (studentessa Ecole Superieure du Commerce Exterieur)
“Ci tengo a comunicarle che io sto bene. Ieri sera mi trovavo fortunatamente a casa e per sicurezza ci rimarrò anche nei prossimi giorni. La preoccupazione è tanta, ma cerchiamo di farci tutti forza a vicenda”. (studentessa Ecole Superieure du Commerce Exterieur)

“Vi confermo di stare bene e di non aver avuto alcun problema a causa dei gravi fatti accaduti a Parigi ieri sera”. (Universite Paris 13 – Paris Nord)
“Io fortunatamente sto bene e sono al sicuro, sempre che ci si possa sentire al sicuro qui adesso. Ieri sera ero proprio nel 10° distretto a cenare con mia madre che mi è venuta a trovare quando è successo. Fortunatamente siamo passati davanti a uno dei luoghi degli attentati 5 minuti dopo l'attacco. Tanta paura perché per tornare a casa è stato un viaggio tragico, ma fortunatamente stiamo bene!”. (studente Ecole Superieure du Commerce Exterieur)
“Io fortunatamente abito a sud ovest di Parigi ed ero in casa al momento degli attacchi. Quindi sto bene. Speriamo nei prossimi giorni”. (studentessa Universite Paris Ouest Nanterre Le Defence - Paris X)
“Sono ….. (omissis), studentessa di Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Grazie per il vostro interessamento. Non ci sono parole per descrivere lo stato d'animo attuale, ma fisicamente sto bene. Grazie al cielo mi trovavo a casa di amici e quindi in un luogo sicuro, non vicino ai luoghi della strage”. (studentessa Universite Paris Descartes)
“Io, …. (omissis), sto bene e per fortuna ieri ero a casa. Comunque vivo in una zona distante dall’accaduto. I ragazzi partiti dalla sede di Modena (siamo 5 in questo semestre) stanno tutti bene e siamo in contatto giornaliero. Comunque li ho avvisati di questa email e di rispondere appena possono. Se dovessi aver bisogno non esiterò a contattarvi”. (studente Ecole Superieure du Commerce Exterieur)
“Sono la studentessa ….. (omissis). Per fortuna mi trovavo a casa nel momento della strage. Quindi sono sana e salva”. (EFP Ecole D’Ingegnerurs)
 “Scrivo per rassicurare sulla mia condizione. Venerdì sera mi trovavo fuori Parigi e non sono rientrato che la mattina dopo”. (studente Universite Paris Ouest Nanterre Le Defence - Paris X)
“Sono …. (omissis), attualmente in  Erasmus a Parigi. Purtroppo la situazione é ancora tesa, tuttavia informo che sto bene e che da domani (lunedì 16 novembre per chi legge) i corsi presso gli istituti della Sorbona riprenderanno regolarmente” (studentessa - Universite Sorbonne Nouvelle – Paris III).

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