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Cronaca

Meteo: gennaio record con troppo caldo e troppa pioggia

L'esperienza di un gennaio meteorologicamente devastante è avvallata anche dai dati raccolti dall'Università. Preoccupante la troppa pioggia in Appennino, che si attenuerà nei prossimi giorni per poi riprendere nel fine settimana

Temperatura media mensile di + 6,8°C e complessivi 120.8 mm di pioggia, con soli 2 cm di neve nel mese: questi i dati di gennaio rilevati per Modena dai tecnici dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria di Unimore. “Quello che si siamo appena lasciati alle spalle – commenta il meteorologo Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena – è un gennaio decisamente da ricordare negli annali meteo, tanto che forse un domani potrebbe preso come esempio di inizio dell’era degli eventi estremi a Modena dovuti al global warming”. 

In particolare, il mese risulta il secondo più caldo dall’inizio delle osservazioni a Modena, nel 1830, e il più “bagnato” quanto a precipitazioni totali (pioggia + neve fusa) dal 1972, ma stimabile come il più piovoso se si limita il calcolo alla sola parte di pioggia. Limitando lo sguardo alle anomalie più vistose balza subito evidente che relativamente alle temperature il gennaio 2014 con la sua media di 6,8°C è superato solo da quello del 2007, allorché si ebbe una media mensile di 7,2°C, e precede il 2008, che fino a ieri era il secondo più caldo con 6,4°C. La media climatica vorrebbe per il mese di gennaio una temperatura media di 3.2°C.

“Sbalordisce  - afferma Luca Lombroso - che il podio appartenga ad anni tutti recenti, sebbene intervallato da annate con gennai relativamente (per questi tempi) freddi e nevosi. Ed è ancora più clamoroso come prima del 2007 il gennaio più caldo non sia mai andato oltre i 5.8°C, risalenti addirittura al 1936. Ricordo bene, poi, che fece quasi scalpore a suo tempo il mite gennaio del 1988 con +5.6°C. Al giorno d’oggi quando capita un gennaio del genere è percepito quasi come freddo! L’entità dei record, ripetuti più volte e non di pochi decimi ma di oltre 1°C, che eccedono tre volte la deviazione standard della media storica, non lascia dubbi: sta succedendo qualcosa di nuovo relativamente al clima e ci sarà molto da approfondire al riguardo”.

Fenomeni eccezionali dunque? “No – dichiara ancora Luca Lombroso - Volutamente preferisco parlare di 'eventi straordinari', almeno rispetto al passato, in quanto non si tratta più di 'eventi eccezionali', poiché i record e riferimenti storici saltano ripetutamente. Ciò che valeva per il passato non vale più oggi e ancor meno varrà in futuro. Coi cambiamenti climatici in corso possiamo affermare di trovarci di fronte ad una vera e propria 'nuova normalità', dove l’evento estremo non è più l’eccezione, bensì la regola con cui fare i conti”.

PREVISIONI - Cosa ci si deve aspettare per i prossimi giorni? Le mappe indicano quasi costantemente pioggia, praticamente tutti i giorni con una relativa tregua fra mercoledì 5 e giovedì 6 febbraio. Per fortuna ora non saranno perturbazioni particolarmente intense, in quanto si tratterà solo di residui della depressione “Mayla” responsabile della sferzata di maltempo su quasi tutta la penisola. Tuttavia, venerdì 7 febbraio potrebbe arrivare una perturbazione più intensa e sempre accompagnata da aria mite. “Non pioverà ovviamente sempre, ma molto spesso sì – conclude Luca Lombroso, perché anche a medio termine non si intravede la possibilità di una stabilizzazione del tempo e neppure l’arrivo dell’inverno”. 

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