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Cronaca Cittanova / Via Emilia Ovest, 1558

"Vergogna, vigliacche", minacce alle dipendenti Flunch dopo lo sciopero

Ieri protesta delle dipendenti del ristorante situato nella galleria del GrandEmilia e destinato a chiudere i battenti. Ma al rientro al lavoro le dipendenti hanno trovato cartelli offensivi. Lo denuncia Cisl e Cgil

Sciopero dell’intero turno di lavoro delle lavoratrici del ristorante Flunch di GrandEmilia contro la chiusura prevista per il 15 gennaio e il conseguente licenziamento dei 34 addetti, in prevalenza donne. La nuova forma di protesta è andata in scena ieri, come segnale che le dipendenti non si rassegnano al destino che l'azienda ha già scritto per loro.

Le lavoratrici, sostenute da Filcams/Cgil e Fisascat/Cisl, hanno deciso ieri a sorpresa di non presentarsi al lavoro per rafforzare la loro protesta, finalizzata a non garantire il servizio di ristorazione all’intera galleria del centro commerciale. Tutte le lavoratrici assunte a tempo indeterminato hanno aderito allo sciopero, ma l’azienda, che ne era venuta a conoscenza, ha comunque garantito il servizio con il personale precario e pagato a voucher. 

I sindacati stanno verificando anche gli estremi per una denuncia per comportamento anti-sindacale, ma un fatto ancora più grave si è verificato questa mattina. Alla riapertura odierna, le dipendenti si sono presentate regolarmente a inizio orario di lavoro, ma hanno avuto la sgradita sorpresa di minacce e offese.  Attaccato al marcatempo erano stati affissi dei cartelli con scritto: “Vergogna!”, “Con quale coraggio oggi ti presenti al lavoro?”, “Siete delle codarde e delle vigliacche”. 

“Frasi chiaramente intimidatorie – spiegano le lavoratrici - se si considerano anche gli altri messaggi scritti che ci rinfacciavano la disponibilità in passato alla concessione di permessi, all’aumento di ore di lavoro per questioni economiche, ecc…facendo anche riferimenti espliciti ad alcune di noi che ne avevano usufruito. Inoltre, la maggior parte di noi che ieri ha scioperato – continuano le dirette interessate – oggi sono state adibite dalla responsabile del ristorante a mansioni inferiori, facendoci fare le pulizie, anziché stare al bar, in cucina o al servizio distribuzione”. Addirittura alcune lavoratrici sarebbero state anche accusate dalla direttrice di maltrattare altre colleghe, con il chiaro tentativo di mettere le une contro le altre. 

I sindacati Filcams/Cgil e Fisascat/Cisl ribadiscono che lo sciopero "è un diritto costituzionalmente garantito che non può dare adito ad atteggiamenti ritorsivi che si trasformano per di più in fonti di ansia e stress per le lavoratrici". Al contempo, le sigle sindacali sollecitano con forza tutti i soggetti coinvolti, a cominciare dalla possibile azienda interessata al subentro, a trovare "una soluzione alternativa alla chiusura che possa dare massima garanzia occupazionale". 

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