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Cronaca

Don Mattia Ferrari minacciato dalla mafia libica: la Procura apre un fascicolo

Lo ha raccontato lo stesso sacerdote modenese, intervenuto ieri durante le celebrazioni dell'anniversario della Liberazione

"L'account Twitter portavoce della mafia libica, periodicamente minaccia persone impegnate accanto ai migranti in Libia, e il 31 maggio scorso hanno minacciato anche me. Questo è il motivo per cui sta indagando la Procura di Modena".

Lo ha detto ieri Don Mattia Ferrari, cappellano delle navi di Mediterranea Rescue - e come tale protagonista in numerose missioni umanitarie - ai microfoni de La Pressa, dopo aver portato la sua testimonianza sul palco di Piazza Grande, durante le celebrazioni per il 77° Anniversario della Liberazione.

I reati contestati sarebbero "diffamazione aggravata e minacce", che il sacerdote racconta essere state molto pesanti. Nonostante ciò, grazie al supporto del Vescovo Erio Castellucci, il coraggio ha prevalso sulla paura e Don Mattia ha deciso di denunciare, perchè "serve chiarezza, per la dignità del nostro paese".

La preoccupazione maggiore del parroco infatti, non starebbe nelle minacce in sè, ma in ciò che ad esse è sotteso, ossia le fonti dalle quali provengono. "Chi sta dietro a questo account non è solamente portavoce della mafia libica. Giornalisti autorevoli come Nello Scavo infatti, definiscono tale fonte come portavoce della mafia libica, legata a servizi segreti di diversi paesi". Don Mattia infatti racconta che "questo account oltre a pubblicare materiale della mafia libica, è in grado di pubblicare foto dagli aerei militari di Frontex, materiali riservati che si trovano nelle sale operative degli alti livelli degli apparati statali e militari italiani, documenti della massima riservatezza".

Il sacerdote modenese poi, pronuncia una frase che non lascia spazio all'interpretazione: "Le ipotesi sono due: o c’è qualcuno degli apparati statali che gli passa questi documenti, o peggio ancora non vorremmo che saltasse fuori che questo account è co-gestito da qualcuno degli alti livelli", per poi sottolineare quanto siano forti e pericolosi i legami tra mafia italiana e mafia libica. 

La solidarietà espressa nei confronti di Don Mattia Ferrari è comune. Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie si è detta "sempre al suo fianco, al fianco di Mediterranea e al fianco di coloro che lottano contro tutte le forme di ingiustizia", esprimendo "piena solidarietà e vicinanza a don Mattia" con il quale condividono "gli ideali di giustizia sociale, pari dignità di tutte le persone e fraternità".

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