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Cronaca Mirandola / Via Fiume

Mirandola: aggredisce l'ex moglie incinta a colpi di vanga, arrestato

L'episodio ha avuto luogo lunedì scorso nel cortile di un'abitazione: ad avere la peggio è stata una donna 41 di nazionalità cinese assalita dall'ex marito suo connazionale. L'uomo è stato rintracciato giovedì dalla Polizia ed è stato trasportato in carcere

Era l'ennesima lite, con il solito canovaccio. Lei che, dopo averlo abbandonato, non ne vuole più sapere, lui che non si rassegna e persevera nei suoi comportamenti vessatori a base di percosse e, sullo sfondo, la chiusura della comunità etnica di appartenenza, quella cinese. La violenza è poi esplosa in una brutale aggressione a colpi di vanga nel cortile di un'abitazione di via Fiume, Mirandola. Questo il prologo dell'inaudito assalto di cui è rimasta vittima la 37enne ZX, incinta al secondo mese: a metterlo a segno l'ex marito ZM, 41 anni. La coppia, in Italia dal 2001 e con due figli ormai adulti, negli ultimi mesi è andata via via sfaldandosi a causa della condotta violenta dell'uomo che, lunedì scorso, ha dato in escandescenze commettendo un gesto quanto mai sconsiderato.

Ospitata dal fratello causa l'inagibilità della propria abitazione per il sisma del maggio scorso, la donna ha dovuto affrontare l'ennesima scenata del suo ex compagno. L'uomo, a fronte dei continui rifiuti, ha perso il controllo, ha impugnato una vanga presente in cortile, e ha iniziato a brandirla contro la 37enne. Il primo colpo, di taglio, è stato inferto alla testa, ma la donna non ha perso i sensi e ha tentato una disperata difesa coprendosi il volto con il braccio sinistro, fratturato in tre punti (operata all'ospedale di Mirandola con l'installazione di alcune placche metalliche, ne avrà per 45 giorni) dalla furia dell'aggressore. Salita la scala d'ingresso di casa, la donna si è accasciata sul pianerottolo priva di sensi nell'atto di chiedere il soccorso del fratello che, realizzando quanto accaduto e, soprattutto, intuendo chi fosse il responsabile dell'atto, non ha esitato a chiamare 118 e Polizia di Stato. Nel mentre, l'ex marito ZM si è allontanato dall'abitazione trovando ospitalità da alcuni amici in paese, nonostante fosse residente fuori dalla provincia di Modena.

Gli agenti del Commissariato di Mirandola subito si sono messi sulle tracce dell'uomo. Come raccontato dal responsabile della locale unità anticrimine Michele Goldoni, non è stato facile affrontare la chiusura della comunità cinese per ottenere informazioni utili ai fini della cattura dell'aggressore. Dopo forti pressioni sul gruppo etnico locale, giovedì gli agenti sono riusciti ad ottenere le informazioni giuste per rintracciare l'uomo, notificargli il fermo di indiziato di delitto e condurlo in carcere con l'accusa di tentato omicidio.

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