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Cronaca

Misteri Modenesi | Le 3 leggende della Bassa Modenese

Le leggende nella Bassa modenese raccontano di dame bianche e re crudeli, ma anche di libri magici e tesi che la chiesa perseguitò nel tempo. Un viaggio tra Carpi e Mirandola, tra re Astolfo e Giovanni Pico

Dopo aver scoperto le leggende dell'Appennino Modenese e le storie più paurose del nostro territorio, ecco un viaggio nella Bassa Modenese in cerca di tre leggende che hanno fatto la storia di città come Carpi e Mirandola

LA LEGGENDA DI RE ASTOLFO (CARPI). Il protagonista di questa leggenda carpigiana è il re Astolfo. Il reale longobardo era solito andare a caccia in umide paludi ed intricate foreste con il suo fedele falcone. Un giorno, mentre era in caccia, laciò il suo falco all'inseguimento di una preda, ma ecco che il rapace scomparve nel nulla. Il Re lo cercò disperato ma non lo trovò, perciò decise di fare un voto. Ossia, se lo avesse ritrovato avrebbe fondato una città e una chiesa dedicata alla Madonna. Dopo numerose ricerche lo ritrovò appollaiato sul ramo di un grande albero di carpine, e così decise di fondare una città che si chiamasse Carpi e una chiesa intitolaata Chiesa di Santa Maria in Arce, ossia La Sagra.

I MISTERI CABALISTICI DI GIOVANNI PICO DELLA MIRANDOLA. Il personaggio modenese più avvolto nel mistero, forse anche più di San Geminiano, è Giovanni Pico della Mirandola, appassionato a diverse arti e scienze, tra cui la magia. Egli ritiene che nella cabala sia una fonte di sapienza a cui attingere per decifrare il mistro del mondo e nella quale Dio appare oscuro e apparentemente irrangiungibile dalla ragione. Dalla cabala giunge alla magia e da qui la storiografia si mescola con la leggenda. Si dice che Giovanni Pico operassse attraverso simboli e metafore di una realtà assoluta che è oltre il visibile attraverso la conoscenza della struttura matematica.

LA LEGGENDA DELLA DAMA BIANCA (CARPI). Protagonista di questa leggenda è il castello dei Pio a Carpi, che in epoche passate ospitava una bellissima dama, moglie di uno dei signori Pio che governava la città. Non si conosce il nome della donna, forse era Bianca ma non si è sicuri, tuttavia si sa che il marito era davvero crudele, rozzo e rude. Un guerriero che faceva sfoggio delle sue capacità belliche, ma poi chinava il capo davanti ai signori di Milano. L'uomo fu crudele che fece uccidere la moglie e la fece gettare da una finestra del castello, ma prima che ciò accadesse la donna gli lanciò una maledizione e queste ebbe successo, infatti l'uomo sarebbe morto in una prolungata agonia.

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