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Cronaca

Formula Student, i giovani ingegneri Unimore battono Mercedes

Il team MoRe Modena Racing di Unimore ha vinto un importante premio, il "Most Innovative Powertrain System", a Hockenheim nell’ambito di un concorso legato alla “Formula Student Germany”. Battuta in finale la squadra che aveva un motore sviluppato con il reparto corse di Mercedes, AMG

La monoposto tenuta a battesimo lo scorso luglio da Unimore - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, impiegata nelle prove del campionato Formula Student, ha ricevuto un importante riconoscimento in Germania, il "Most Innovative Powertrain System", nell’ambito di un concorso riservato ai team partecipanti alla Formula Student Germany. L’evento tenutosi nel circuito di Hockenheim nel mese di agosto 2016, ha visto la partecipazione di oltre 100 Università da tutto il mondo, ciascuna con una propria autovettura. Il premio, accompagnato da un assegno di tremila euro, è stato conferito dall'azienda tedesca MTU, leader nella produzione di motori diesel e sistemi di guida ad alta tecnologia.

La scuderia MMR - MoRe Modena Racing di Unimore è stata selezionata per la finale insieme ad altri tre team, tra i più forti in assoluto: quello di Stoccarda, che ha poi ottenuto un secondo posto nella Formula Student Germany 2016, quello di Amburgo e quello di Graz, che presentava un motore sviluppato in collaborazione con il reparto corse di Mercedes, AMG. Il team è composto prevalentemente da studenti iscritti al DIEF – Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, due studentesse del Dipartimento di Economia Marco Biagi e tre studenti del Dipartimento di Comunicazione ed Economia.

“Inutile dire che aver battuto una simile concorrenza per giunta in terra tedesca, è una soddisfazione enorme – affermano i due Faculty Advisor proff. Enrico Mattarelli e Matteo Giacopini - La principale motivazione del premio è stata l'originalità della disposizione del motore, longitudinale rispetto alla vettura, anziché trasversale, come fanno tutti gli altri team. La disposizione longitudinale richiede un lungo e complesso lavoro di sviluppo, in quanto si deve abbandonare la semplice trasmissione a catena mutuata dalle motociclette, per andare a progettare e costruire una trasmissione ad ingranaggi. Questo importante risultato ci ha dato una grande iniezione di fiducia per affrontare la nuova sfida del 2017, che ci vedrà intervenire radicalmente proprio sul motore per sfruttare al meglio le modifiche regolamentari”.

I vantaggi offerti dalla disposizione longitudinale del motore sono molteplici: anzitutto si riesce ad aumentare sensibilmente la rigidezza torsionale dell'intero telaio, permettendo di ottenere, con opportuni settaggi delle sospensioni, una maggiore maneggevolezza della vettura. Tutto ciò si traduce in un significativo abbassamento del tempo sul giro, specialmente nei circuiti più tortuosi. Un altro vantaggio è il miglior raffreddamento del vano motore, che permette di scongiurare i gravi problemi di surriscaldamento che si possono verificare durante le gare di durata. Non sono trascurabili infine i benefici in termini di efficienza e prontezza di risposta della trasmissione, nonché l'assenza di manutenzione (grazie all’eliminazione della catena).

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