"Mio marito è uscito di casa e si è trovato davanti un cadavere"
La testimonianza di una residente di via Nonantolana in merito al ritrovamento del 51enne G. M., morto di overdose: "Il corpo era nell'area cortiliva fra le case abbandonate di proprietà di Acer e del Comune di Modena"
Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza di una residente di via Nonantolana in merito al ritrovamento del cadavere di G. M., 51enne modenese morto di overdose dopo avere fatto perdere le proprie tracce per dure giorni.
"L'ultimo evento di estremo degrado ed emarginazione si è verificato questa mattina in Via Nonantolana all'interno delle palazzine Acer, da 4 anni ormai segnalate per stato di abbandono e degrado. Mio marito che la mattina esce verso le 7.10 per recarsi a lavoro ha visto purtroppo con i suoi occhi alla presenza della polizia e dell'autombulanza una persona priva di vita presumibilmente per overdose, poiché il luogo del ritrovamento corrisponde al punto dove tutti i giorni, di notte e di giorno, vediamo e segnaliamo persone di ogni età e genere che si bucano in ogni parte del corpo. Solo 2 giorni fa,verso le ore 20, mio figlio di 16 anni ritornando a casa in bici ed essendo obbligato a passare da quel vialetto perché unico ingresso per ritornare a casa, ha visto l'orribile immagine di un drogato caduto dalla bicicletta e con evidente difficoltà respiratorie. Ha prontamente cercato aiuto al nostro vicino di casa che ha subito avvertito l'ambulanza. Il ragazzo, che stava quasi morendo, è stato salvato ed ha anche ringraziato le persone che avevano chiamato per lui i soccorsi. Come cittadina italiana, non condividendo le politiche di chi pensa solo ed esclusivamente alle sue attuali e future poltrone, esorto il Comune di Modena con l'attuale giunta a prendersi cura con tempestiva urgenza della ormai nota situazione, prima che scada il loro mandato politico e che quindi lascino,questi gravi problemi irrisolti ad altri amministratori".
