Islam, l'assessore Maletti: "Moschea? Non ci sono progetti"
L'assessore ha risposto a un'interrogazione del consigliere Pdl Andrea Leoni sull'ipotesi di costruzione di una moschea in città: "La comunità di via delle Suore ha chiesto l'avvio di lavori di ristrutturazione"
"Una moschea a Modena? Non è stato presentato alcun progetto". Così l'assessore alle Politiche sociali
del Comune di Modena, Francesca Maletti, replicando oggi in consiglio comunale a un'interrogazione di Andrea Leoni (Pdl) sulla possibilità di autorizzare la costruzione di una nuova moschea a Modena.
PROGETTO - Il consigliere ha chiesto notizie del progetto "che la comunità islamica ha presentato nel 2006. L'assessore Maletti ha spiegato che il luogo di culto di via delle Suore è gestita dall'associazione Comunità islamica provinciale, che i referenti per le relazioni con il Comune sono il presidente e il Consiglio direttivo, e che le principali forme di finanziamento risultano essere le offerte dei fedeli e il ricavato della vendita di libri e altri materiali. "Periodicamente - ha detto l'assessore - ci aggiornano sugli avvicendamenti nelle cariche elettive e sugli imam responsabili delle attività di culto. Ci risulta che non vi siano rapporti tra la Comunità modenese e l'Ucoii e sui messaggi diffusi all'interno del luogo di culto vigilano con regolarità e attenzione le autorità italiane preposte". Maletti ha inoltre sottolineato che l'Amministrazione ha promosso "occasioni, contesti, opportunità di confronto e di dialogo per creare un comune senso di appartenenza, di responsabilità e condivisione rispetto alle regole della convivenza civile e al benessere sociale". Tutto questo nonostante ogni venerdì, la situazione per le imprese ubicate nelle immediate vicinanze del luogo di culto non sia proprio delle migliori: l'affollamento del piazzale e la presenza di numerose auto parcheggiate non nel modo migliore crea disagi ai mezzi e i lavoratori che devono muoversi in quella zona. Terminando la risposta al consigliere, l'assessore ha richiamato l'articolo 19 della Costituzione, che sancisce il diritto di ogni persona a professare la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale e collettiva.
DIBATTITO - Nel corso del dibattito, Stefano Prampolini, Pd, ha ribadito proprio l'importanza dell'articolo 19: "La libertà di religione - ha detto - spetta non solo ai cittadini ma a tutti gli uomini e non deve essere ostacolata da interventi pubblici volti a impedirne l'espressione. Finchè il sentimento di preoccupazione verso altre culture è così diffuso, la società creerà una sorta di scudo rispetto agli stranieri alimentando l'estremismo". Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it, ha chiesto ragione della posizione difensiva del consigliere Pd: "Vi arroccate in difesa anche quando non serve; la richiesta di realizzare una moschea è una cosa normalissima, come per ogni altro luogo di culto", ha detto. "Il problema sta nell'integrazione e nel rispetto delle regole da parte di tutti, senza se e senza ma".
COSTITUZIONE - Per Leoni "non era necessario scomodare la Costituzione", ma il consigliere nella sua replica ha precisato che "oltre all'articolo 19 esiste anche l'articolo 8 che pone dei paletti in realtà inapplicati". Il consigliere del Pdl ha inoltre definito "ondivago" l'atteggiamento dell'Amministrazione, "che nel 2006 ha annunciato a mezzo stampa la presentazione, da parte delle comunità musulmana, di un progetto per la realizzazione della nuova moschea" e oggi, nelle parole dell'assessore, "smentisce che ci sia un progetto. C'è un balletto di dichiarazioni anche rispetto ai rappresentanti dell'associazione", ha aggiunto. Maletti ha concluso il dibattito ricordando a Leoni che "nella Costituzione c'è anche l'articolo 20, che stabilisce come il fine di culto di una associazione non possa essere causa di speciali limitazioni legislative, né di gravami fiscali".