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Cronaca Via Paolo Ferrari

Mef, arriva la cavalleria e Tedeschini lascia la Fondazione

Il Presidente Mauro Tedeschini rassegna le sue dimissioni dopo l'approvazione della convenzione con la Ferrari, che gestirà il Museo per i prossimi 12 anni, con investimenti e una riprogettazione sostanziale. “Personali riserve sulla convenzione”

Che le sorti del Museo Casa Natale Enzo Ferrari andassero lentamente ma inesorabilmente nelle mani di Maranello era ormai un dato piuttosto acclarato, ma sul come questa transizione dovesse avvenire vi erano – e vi sono ancora – numerosi dubbi e perplessità. L'annuncio però è ormai ufficiale: la Ferrari subentrerà in prima persona nella gestione del Mef e, già dalle prime avvisaglie, non sarà un passaggio indolore. Dopo le riunioni del Cda della Fondazione Casa di Enzo Ferrari, anche il Consiglio Generale ha approvato definitivamente stamani la nuova convenzione con il Cavallino, che prenderà le redini della struttura dal primo gennaio dell'anno nuovo.

E la prima grande novità è rappresentata dalle dimissioni del Presidente della Fondazione, Mauro Tedeschini. Dopo 10 anni alla guida del progetto, Tedeschini ha deciso di interrompere qui il suo lavoro, giunto a quella che lui stesso ha definito una nuova epoca della storia del Museo. “Ritengo giusto per dignità e per correttezza personale interrompere qui la mia partecipazione – ha spiegato Tedeschini sottolineando come non vi siano nelle sue scelte atteggiamenti polemici o forzature esterne – Come Fondazione siamo stati tenuti in buona parte all'oscuro degli accordi tra Enti Locali e Ferrari che hanno dato vita alla nuova convenzione. Siamo stati messi di fronte ad accordi già presi e ne né nato un accordo che personalmente ritenevo fosse migliorabile”.

Tedeschini ha più volte sottolineato come ritenga Ferrari il soggetto assolutamente ideale per la gestione del Mef, ma evidentemente il modo in cui si è arrivati a questa svolta auspicata non ha soddisfatto né lui, né altri all'interno della Fondazione. Dalle dichiarazioni dell'ex direttore di Quattroruote traspare chiaramente un disagio nei confronti di una convenzione che di fatto sembra consegnare il museo chiavi in mano alla piena disponibilità dell'azienda di Maranello

Anche se i dettagli verranno resi noti solo nelle prossime settimane, l'accordo prevede una gestione per i prossimi 12 anni (6+6), con la dichiarata volontà da parte della Ferrari di investire una cifra di circa 1 milione e mezzo di euro per ampliare l'offerta al visitatore e portare così a stretto giro fino a quota 150mila il numero di visitatori annui, a fronte dei 90mila attuali. Traguardi ambiziosi per i quali il Cavallino ha ottenuto carta bianca, con il supporto dell'Amministrazione Comunale, che vede nell'aumento delle visite il proprio unico obbiettivo politico per giustificare un progetto per il quale ha incassato ben poco consenso e ben poche soddisfazioni.

Tedeschini lascia perciò la Fondazione in malcelato contrasto con scelte delle quali non è potuto essere partecipe, che vertono su questioni di progettualità ampia – come la finalità stessa del Museo nei prossimi anni - ma anche di natura squisitamente economica. Come egli stesso ha dichiarato, la convenzione prevede per la Fondazione una partecipazione agli utili non pienamente soddisfacente e non alleggerirà certo il mutuo di 4 milioni di euro che l'ente ha sulle proprie spalle. “In questi anni abbiamo lavorato spesso controcorrente e con scarse risorse – conclude – ma il traguardo raggiunto è grande, per quella che io reputo la più bella opera pubblica modenese mai realizzata a Modena negli ultimi 20 anni”.

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