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Cronaca

Rivolta in carcere, negative al coronavirus le prime vittime sottoposte ad autopsia

I tamponi sui tre detenuti morti a Modena nella sera di lunedì scorso hanno dato esito negativo. Aperto il fascicolo di indagini sulla rivolta

Sono stati svolti nelle scorse ore gli accertamenti medico-legali sulle salme dei tre detenuti stranieri che hanno perso la vita nel carcere di Modena nel pomeriggio-sera di lunedì. Si tratta dei tre giovani tunisini la cui morte è stata accertata per prima, seguita poi da quella di altri detenuti che sono deceduti dopo il trasporto verso altri penitenziari e infine dalle due vittime scoperte solo nella giornata di martedì nelle rispettive celle.

In primis il laboratorio analisi ha svolto un tampone per il coronavirus e tutti e tre i risultati sono stati negativi. Come noto, infatti, qualche ora prima della rivolta era statao confermato un caso di contagio in un detenuto della struttura, che era già posto in isolamento preventivo da qualche ora.

Per quanto riguarda invece i risultati dell'autopsia, bisognerà attendere qualche tempo: i periti nominati dalla Procura, infatti, si sono riservati di dare comunicazione ufficiale nelle prossime ore. Presto dunque per capire se l'ipotesi iniziale di un decesso per overdose di metadone o altri farmaci possa essere confermato o meno.

Sempre nella giornata di domani verranno avviati gli accertamenti autoptici anche sui due corpi rinvenuti martedì, la cui posizione viene ricompresa nel fascicolo per omicidio colposo aperto dai magistrati all'indomani dei fatti.

Oggi è stata aperta formalmente anche la seconda indagine, quella che dovrà accertare la dinamica della rivolta all'interno delle mura del' Sant'Anna, circa al quale finora sono emersi pochissimi dettagli. Le ipotesi di reato sono quelle di resistenza a pubblico ufficiale, saccheggio e devastazione.

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