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Cronaca

Aggressione al capotreno, Earvin Ngapeth condannato a 3 mesi

Il tribunale di Parigi ha ritenuto la stella del volley transalpino e modenese colpevole per le lesioni provocate ad un controllore delle ferrovie alla stazione. La pena è stata sospesa, non intaccando così gli impegni sportivi

Colpevole. Questa la sentenza emessa dal tribunale parigino nei confronti di Earvin Ngapeth. Il pallavolista, come noto, era sotto processo per l'aggressione del luglio scorso ad un addetto della SNCF, la compagnia ferroviaria transalpina, colpito alla Gare Montparnasse dove il campione si trovava insieme al fratello per prendere un treno per Bordeaux. Il giudice francese ha quindi ritenute fondate le ragioni dell'accusa, sospendendo però la pena e infliggendo una multa di 3.000 euro, come risarcimento al controllore.

“La chiave per me è che è stato processato come un comune cittadino che avrebbero attaccato un controllore», ha detto Francesco Regis Calandeau, il difensore della SNCF e del controllore, che si è detto soddisfatto.

La sospensione della pena, all'atto pratico, non interferisce dunque con l'attività sportiva di Ngapeth, che da sabato prossimo sarà regolarmente in campo con Modena Volley per gara 1 della semifinale scudetto contro Trento. Il colpo per il morale non è però da sottovalutare.

Ad ora non sono state rilasciate dichiarazioni né da parte del giocatore, né tantomeno dalla società pallavolistica modenese, che ha sempre coccolato il proprio gioiello anche di fronte alle sue vicissitudine con la legge. Per Ngapeth si tratta della seconda condanna da parte della giustizia francese – dopo quella per una rissa in discoteca, con pena ugualmente sospesa – mentre si attende ancora lo sviluppo delle indagini sull'omissione di soccorso per l'incidente causato dal francese all'uscita di un locale modenese.

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