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Cronaca

Ancora provocazioni nelle scuole, il blitz no-mask è all'ordine del giorno

Marcello Scunzani prosegue le porprie azioni. Nei giorni scorsi si è quasi arrivati alle mani con il vicepreside del Venturi

Non pago delle tante multe ricevute (e ignorate), dei fogli di via e delle denunce penali pendenti, Marcello Scunzani prosegue nella sua propaganda attiva contro le mascherine e i vaccini. L'attivista modenese è ormai una presenza fissa in centro storico, con un susseguirsi giornaliero di incursioni negli edifici pubblici con l'intento di provocare gli addetti presenti attraverso la violazione delle norme anticontagio. Negli ultimi giorni è stata di nuovo la volta di due scuole: il "Venturi" di via dei Servi e il Liceo "Tassoni".

All'istituto d'arte, in particolare, il no-mak si è scontrato verbalmente in maniera accesa con il vicepreside, Antonio Rizzo. I due sono quasi arrivati alle mani, prima che Scunzani si allontanasse autonomamente lasciando l'atrio della scuola, dopo una sequela di offese e invettive.

Questi episodi finora non hanno avuto risvolti violenti, se non in un paio di occasioni, ma la costanza con cui si ripetono rappresenta chiaramente un problema e non è escluso che prossimamente l'Autorità Giudiziaria possa adottare misure preventive nei confronti del 45enne.

Sui recenti episodi nelle scuole è intervenuta nuovamente la Flc/Cgil di Modena: "Si tratta di teatrini patetici ai danni delle lavoratrici e dei lavoratori, oltre che degli studenti. Ieri al Venturi di Modena si è oltrepassato il segno, con un'insolenza sfociata addirittura in una vera e propria aggressione fisica (un contatto durato appena un istante, ndr) ai danni del vicepreside della scuola, cui va tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Episodi del genere non vanno sottovalutati, per il clima di tensione e agitazione che creano, nonché per le strampalate idee che ne sono a fondamento. Il tutto avviene tra l’altro in un momento delicato di lenta ripresa della normalità e delle attività ordinarie, che necessiterebbe appunto di tranquillità e non di inutili buffonate. La libertà di dissentire è tutelata dalla Costituzione, ma non attraverso queste intollerabili modalità becere e vigliacche".

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