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Cronaca Mirandola

Evadono per picchiare un vicino di casa, nomadi in manette

Due fratelli costretti ai domiciliari, a causa di rancori pregressi, hanno lasciato la loro abitazione per organizzare una spedizione punitiva nei confronti di un vicino colpendolo con calci e pugni. Arresto dei Carabinieri

Erano evasi dalla propria abitazione a San Martino Spino, Mirandola, dove si trovavano agli arresti domiciliari per andare a risolvere una lite con il vicino mediante una "spedizione punitiva" motivata da rancori pregressi. A mettere in atto tale condotta sono stati due fratelli nomadi agli arresti in seguito a una rapina in abitazione commessa nella provincia di Reggio Emilia nei mesi scorsi.

Ieri sera, i due avevano hanno pensato bene di organizzare un'azione punitiva nei confronti di un vicino, uscendo di casa per poi recarsi presso l'abitazione del rivale. Giunti a destinazione, hanno aggredito il malcapitato colpendolo con calci e pugni per poi tornarsene a casa come se nulla fosse. I Carabinieri di San Martino Spino sono immediatamente intervenuti e sono andati a prelevare i due nomadi, che sono stati arrestati per evasione e lesioni, mentre la vittima è stata ricoverata presso il pronto soccorso di Mirandola (dieci giorni di prognosi). Oggi pomeriggio la direttissima presso il Tribunale di Modena.

Solidale con la vittima dell'aggressione il sindaco di Mirandola Maino Benatti: "È un fatto gravissimo che deve essere perseguito con la massima severità – ha affermato – Il fatto che due persone agli arresti domiciliari possano uscire liberamente ed introdursi in un’altra abitazione aggredendone il proprietario è sconcertante. Chiedo con forza che venga resa giustizia al nostro concittadino, al quale esprimo la mia solidarietà e quella di tutta la comunità mirandolese".

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