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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Piazza Grande

Il 2011 che se ne va: i fatti più importanti di cronaca e politica a Modena

La spaccata del monumento alle vittime dell'Olocausto, il caso Cardiologia, la piscina al Parco Ferrari, l'omicidio di Anna Teresa Urbaniak, le violenze contro le donne e la lotta allo spaccio: tutti i fatti principali del 2011 a Modena

La spaccata del monumento alle vittime dell'Olocausto come metafora di questo 2011: questo episodio, verificatosi proprio all'inizio dell'anno, potrebbe simoboleggiare gli ultimi 365 giorni. La violenza del gesto e lo scalpore suscitato raccolgono un assaggio di quello che i mesi successivi avrebbero riservato ai modenesi: episodi di cronaca nera esecrabili con il preoccupante incedere di violenze contro le donne, la sanità modenese, e questo è proprio il caso di dirlo, colpita al cuore con il caso "Cardiologia", la sensazione destata dall'ex campione di ciclismo Riccardo Riccò e la politica, con frequenti scontri interni agli stessi partiti su entrambi gli schieramenti, che fatica ad essere all'altezza dei problemi che deve affrontare. Problemi che, nell'imminente 2012, dovranno però trovare soluzione.

CAPODANNO CON ATTO VANDALICO - Il 2011 modenese debutta con un atto vandalico che ha scosso la città: la spaccata del monumento alle vittime dell'Olocausto al parco della Resistenza durante la notte di San Silvestro: a tarda ora, quando ormai tutti i festeggiamenti erano cessati nelle vicinanze di largo Montecassino, un gruppo di vandali ha imbracciato spranghe e mazze per devastare la stele recante la stella di Davide. L'ipotesi è che si sia trattato di un atto premeditato compiuto da persone adulte, considerato il fatto che il monumento era protetto da “corazza” in vetro antiproiettile utilizzato negli istituti bancari. Pochi giorni dopo verrà ripristinato con un'armatura di spessore maggiorato.

SPARATORIA A PORTILE - Sembra il west, in realtà è la frazione di Portile. Il primo febbraio, intorno alle ore 18, una tentata rapina in gioielleria si è trasformata in una sparatoria che ha coinvolto una banda di ladri veronesi, formata per lo più da nomadi veneti, e il personale della Polizia scaligera. Ad avere la peggio uno dei banditi che non ha obbedito all'avvertimento degli agenti di gettare a terra la pistola.

IL COBRA NON MORDE PIU' - Salvo per un pelo, invece, l'ex campione di ciclismo Riccardo Riccò: il 6 di febbraio è stato ricoverato all'ospedale di Baggiovara per un malore. In seguito, il medico renderà nota una confessione dell'atleta, reo di aver effettuato una auto-emotrasfusione di sangue conservato in frigo da circa 25 giorni. Immediata l'apertura di due fascicoli da parte di Coni e Procura della Repubblica di Modena per violazione delle norme antidoping. Riccò verrà prima sospeso e poi licenziato dalla sua squadra, la Vacansoleil.

SUPERLAVORO PER LA PROCURA - Nei mesi di marzo e aprile, la politica e la sanità modenese arriveranno a scomodare la Procura della Repubblica. Nel primo caso, sarà il Sindaco Giorgio Pighi a chiamare in causa gli uffici di corso Canalgrande per un'interrogazione depositata dal consigliere leghista Stefano Barberini sui lavori di copertura della curva sud dello Stadio Braglia e di sostituzione serramenti alle scuole elementari Gramsci. A insospettire l'esponente del Carroccio il fatto che queste opere siano state eseguite da una ditta originaria di Casal di Principe, zona ad alto rischio di Camorra. Il Comune reagisce spiegando le procedure di affidamento dei lavori, la Lega rincara la dose con una vignetta “satirica” che ritrae Pighi munito di coppola e candelotto di dinamite. Con risposta in Comune all'interpellanza da parte dell'assessore Antonino Marino, la vicenda si chiude anche con la condanna politica bipartisan per l'immagine ripresa da un quotidiano locale.

CARDIOLOGIA - A cavallo di marzo e aprile, in via del Pozzo scoppia il caso cardiologia: nel reparto allora diretto dalla professoressa Maria Grazia Modena, stando a quanto denunciato dall'Associazione “Gli amici del cuore”, ci sarebbero stati decessi sospetti dopo alcune operazioni chirurgiche. Oltre alla Procura, si è mossa anche la Regione con un dossier che rileva come non sempre fossero rispettati tutti i crismi per la sicurezza. Epilogo (?) della vicenda il siluramento della Modena dalla guida del reparto avvenuto il 23 settembre scorso.

OMICIDIO A VIGNOLA - È stata uccisa a fine aprile, ma il suo corpo è stato rinvenuto ai primi di maggio nelle vicinanze del Percorso Sole di Vignola: Anna Teresa Urbaniak, 48 anni, è stata prima violentata e poi uccisa da un brasiliano di 35 anni senza fissa dimora, Silva Santos Francisco Celio. I Carabinieri di Sassuolo, unitamente al personale del Ris di Parma, sono quasi subito risaliti a quello che fin dalle prime battute dell'indagine è parso il responsabile del delitto: l'assassino, molto ingenuamente, ha inserito la propria scheda Sim nel cellulare della vittima e, al momento dell'arresto, è stato trovato in possesso del coltello utilizzato per l'omicidio.

DELITTO E REFERENDUM - Un giugno molto intenso si apre con pesanti nubifragi su Carpi e Soliera e con l'esplosione di un nuovo scandalo calcioscommesse che coinvolgerà il sassolese Daniele Quadrini (squalifica per un anno). Nei quattro quesiti referendari del 12 e 13 giugno il fronte del “Sì” stravince con oltre il 95%, la settimana dopo un efferato delitto scuoterà Serramazzoni: Barbara Cuppini, 36 anni, dirigente Ferrari nel settore marketing, viene uccisa a coltellate nella casa di Serramazzoni dove abitava con l'ex convivente, Alessandro Persico, 42 anni, ingegnere anch'egli dipendente del Cavallino Rampante che poche ore dopo si costituirà al commissariato di Rovereto di Trento per confessare l'omicidio. Piscina: il 28 e il 29 giugno, dopo mesi di polemiche sulle pagine dei quotidiani modenesi, si tiene l'Istruttoria Pubblica sul Parco Ferrari. Il risultato sarà fallimentare: la partecipazione è scarsa e la documentazione raccolta dalle associazioni partecipanti non è stata ancora discussa in consiglio comunale.

Referendum, la festa dei 150 in piazza Grande

MORTE IN AUTOSTRADA - Un luglio votato decisamente alla cronaca debutta con l'arrivo del nuovo Questore di Modena, Giovanni Pinto, in un momento molto delicato soprattutto per la rivolta al Cie di pochi giorni prima con la fuga di trenta immigrati. Il 15 luglio, il sangue bagnerà l'Autostrada del Sole: un camionista di 38 anni verrà freddato con un colpo di fucile in una piazzola di sosta all'altezza di Castelfranco Emilia forse in un tentativo di rapina. A fine luglio, Don Giorgio Panini viene condannato a 20 anni di carcere per l'omicidio dell'amico Sergio Manfredini avvenuto nella notte fra il 23 e il 24 dicembre 2009: la Procura aveva chiesto l'ergastolo.

INDAGINI E MANOVRA - Agosto inizia con il botto: il consigliere regionale Pd Stefano Bonaccini e l'assessore comunale Antonino Marino indagati per abuso di ufficio. L'inchiesta si riferisce al 2003, quando Bonaccini, allora assessore comunale al Patrimonio, avrebbe favorito l'ingresso e la permanenza della società Sdps nella gestione di un chiosco-birreria del parco Ferrari: questa l'ipotesi avanzata dal pm Enrico Stefani. Nel frattempo, il Comune di Modena viene messo in ginocchio dalla manovra estiva del Governo Berlusconi: 60 milioni di euro in meno per il biennio 2011 e 2012: metà della cifra sarà dovuta ai tagli previsti prima della manovra di agosto (12 milioni nel 2011 e 18 nel 2012), mentre quasi 34 milioni (8,8 nel 2011 e 25 nel 2012) dovranno essere di risparmi “coatti” per la riduzione del debito pubblico. Agosto si chiude con quello che sarà il preludio di un settembre nero per le violenza contro le donne: la Polizia di Stato arresterà un un 43enne di Baggiovara accusato di avere sequestrato e seviziato per una ventina di giorni la sua compagna. Le indagini sveleranno come l'uomo in passato avesse già colpito altre due donne procurando addirittura un aborto.

VIOLENZE SESSUALI - Non bastano la serata commemorativa “Pavarotti nel cuore” del 7 settembre e l'esibizione dei Nomadi in occasione della manifestazione “29 settembre” per lenire questo mese di turpe violenza: a Spilamberto, una 35enne cubana riesce a liberarsi dalle grinfie del suo aguzzino, un tunisino 21enne, arrestato poi dai Carabinieri, che l'aveva segregata in casa per sottoporla a terribili violenze. A Sassuolo, la Polizia di Stato ha arrestato un marocchino di 30 anni accusato di violenza sessuale ripetuta nei confronti di una connazionale salvata dalla chiamata al 113 effettuata da una cittadina che aveva segnalato le violenze in strada. Per il parco XXII aprile è un altro anno ad alto tasso di spaccio: domanica 11 settembre, uno spacciatore non riconosce l'assessore alla sicurezza Marino e gli offre una dose. Pochi giorni dopo, la rabbia dei cittadini scende in strada per un corteo contro la droga che però non basterà a fermare la spirale di sostanze stupefacenti in zona. Lo scandalo mazzette sull'”Ex Falck” di Milano giunge a sud del Po: secondo il settimanale Panorama, l'ex sindaco di Sassuolo Gianpaolo Salami avrebbe utilizzato soldi dell'affare Falck per acquistare quote di una società immobiliare legata agli allora Ds di Modena.

Parco XXII Aprile: la rabbia dei residenti

DROGA D'AUTUNNO - La droga monopolizzerà il mese di ottobre: il 7 ottobre il Pm chiederà la condanna a un anno e quattro mesi di reclusione per Andrea Sasdelli, in arte Giuseppe Giacobazzi, per un'intercettazione telefonica che avrebbe addebitato al comico il possesso di alcuni grammi di cocaina. Il comico verrà assolto con formula piena la settimana successiva. Il 19 ottobre, i Carabinieri di Modena smantelleranno un'organizzazione di stranieri attiva nello spaccio di sostanze stupefacenti: terminata con l'arresto di otto persone, l'operazione antidroga aveva era seguito al decesso per overdose di un muratore 25enne morto per overdose due anni prima a San Cesario sul Panaro. Le indagini dei militari avevano individuato un'organizzazione capeggiata da nigeriani che aveva usato il giovane come cavia per verificare l'efficacia dello stupefacente. Il 23 ottobre, gli autonomi del centro sociale Guernica occuperanno un nuovo stabile abbandonato in via Zarlati.

L'organizzazione di spacciatori

SCONTRO POLITICO - A novembre la politica ruberà la scena alla cronaca: la cattura del latitante casalese Luca Cioffo nella residenza carpigiana della sorella e il lancio da parte dei comitati del “Tom tom drug” (la mappa del degrado modenese) cederanno il passo allo scontro politico tutto interno al centrodestra. Nel Pdl modenese, si inasprisce lo scontro fra correnti che vedrà fronteggiarsi gli ex forzisti di Isabella Bertolini e Andrea Leoni con gli avversari interni Carlo Giovanardi ed Enrico Aimi uniti per prendere il comando del partito a livello provinciale grazie anche all'appoggio dell'”esterno” Giampiero Samorì. Successivamente, l'outsider meloniano Michele Barcaiuolo ufficializzerà il sodalizio con il sindaco di Sassuolo Luca Caselli e correrà in proprio nel congresso che verrà nel nuovo anno. I continui attriti risalenti addirittura a inizio consigliatura hanno portato all'implosione il gruppo consiliare della Lega Nord: espulsi il 21 novembre Nicola Rossi e Walter Bianchini che formeranno un nuovo gruppo, Lega Moderna. Istruzione: con l'approssimarsi di dicembre, iniziano le occupazioni nella scuole modenesi.

Autogestione al San Carlo

SEQUESTRO DI CANI - Il due di dicembre, la Polizia Municipale mette a segno un maxi sequestro di cani a Cittanova: da tutta Italia è una gara di solidarietà con migliaia di richieste di adozione per i 356 cani di razza sequestrati. Le proteste studentesche culminano con un corteo di mille ragazzi dal Polo Leonardo per protestare contro la Manovra e il Governo Monti. Il 12 dicembre, Carpi si risveglia violenta: Graziano Battocchio, agricoltore e cacciatore, viene ucciso la mattina presto a colpi di fucile. Si indaga negli ambienti frequentati dalla vittima. Ritorna lo spettro calcioscommesse in terra modenese: l'ex canarino Alessandro Zamperini viene arrestato il 17 dicembre assieme alla bandiera atalantina Cristiano Doni per diverse partite truccate. Nell'ordinanza del Gip di Cremona, compare anche il nome di Armando Perna: il capitano del Modena, che non figura come indagato, avrebbe incontrato “Zampe” il 21 novembre scorso. Il Modena mantiene il massimo riserbo su tutta la faccenda e si prepara per la nuova sessione di calciomercato: finora, la stagione del centenario si è rivelata fallimentare sotto ogni punto di vista e si renderà necessario investire per risollevare la squadra dalle secche della zona playout della Serie B. Situazione opposta per il Sassuolo: i neroverdi, in lotta per la promozione, sono andati ben oltre ogni più rosea aspettativa.

Cittanova: le immagini del canile lager

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