Notte difficile in stazione e sui viali per l'esodo da Modena Park

L'ultimo grande ostacolo organizzativo per la gestione del pubblico dei record di Modena Park può dirsi superato dalle ore 8 di questa mattina. Se l'afflusso verso la città è stato ordinato e fluido oltre le più rosee aspettative, gli organizzatori e le forze dell'ordine hanno dovuto gestire una situazione di stallo annunciato al termine del concerto. La viabilità ordinaria non ha subito grandi pressioni – con una lenta processione sulle principali arterie cittadine prima di imboccare le autostrade o le statali – ma lo stesso non si può dire per quella ferroviaria.

Sono state decine di migliaia le persone che hanno approfittato dei 22 treni speciali messi a disposizione dalle Ferrovie dello Stato per lasciare la città. Il deflusso su viale Montecuccoli, via Berengario e viale Monte Kosica è stato lento, ma senza particolari incidenti. I fans hanno trovato però un blocco in piazzale Dante, dove le forze dell'ordine avevano sistemato un dispositivo di controllo degli ingressi, con gruppi di 600 spettatori fatti entrare a scadenze concordate.

Di conseguenza, migliaia di persone hanno trascorso la notte sull'asfalto e nelle aiuole. Una ventina i fans che hanno accusato malori e sono stati prontamente soccorsi dal 118. Per sei di loro è stato necessario anche il trasferimento al Pronto Soccorso, ma non si sono registrati casi particolarmente gravi.

Tutto è stato seguito dall'occhio vigile degli agenti disseminati su tutto il percorso ed è stato scongiurato il rischio di un comportamento anomalo e incontrollabile della massa. Fondamentali per il monitoraggio dei flussi sono state le tante telecamere disseminate sui percorsi obbligati. Dalle 8 di questa mattina è iniziata la rimozione delle transenne e la progressiva riapertura delle strade al traffico urbano.