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Italia Nostra: "Il Novi Ark? Un'emerita archeopatacca"

L'associazione boccia il parco archeologico che sorgerà sopra il parcheggio interrato Novi Park: "Valessero anche per Modena i principi affermati in una recente sentenza della Cassazione, si tratterebbe di distruzione di bene culturale"

Una cineseria, una carabattola, una cosa proprio di poco conto. Secondo "Italia Nostra", l'associazione per la salvaguardia e la conservazione dell'ambiente e del territorio, il Novi Ark, il parco archeologico che sorgerà sopra il parcheggio sotterraneo del parco Novi Sad, "è un archeopatacca per l’artificio dei reperti, i più espressivi, portati su dal profondo e sistemati al medesimo livello, ciascuno pressappoco sulla sua verticale. Una approssimativa simulazione che molto piacerà ai patiti dell’antico, ma poco gioverà, crediamo, alla promozione della cultura archeologica".

"L’artificiale parco archeologico pensile - prosegue l'associazione - avrà poi i suoi padiglioni per centro visita e area ristoro e non importa se saranno nuovi ingombri di edificato in quello che era l’Ippodromo ottocentesco, nella sua fisica consistenza riconosciuto (era l’anno 1985) di interesse culturale, ma letteralmente distrutto per far posto al secondo parcheggio sotterraneo più grande d’Italia. Se valessero anche per Modena i principi affermati da una recente sentenza della corte di cassazione (che ha detto no all’analogo parcheggio interrato nel parco dell’Acquasola a Genova), si tratterebbe di un reato la distruzione di un bene culturale e non c’è Novi Ark che valga a risarcirla. Né c’è autorizzazione della soprintendenza che tenga (partecipe anzi, dice la cassazione, della illecita distruzione)".
 

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