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Cronaca Mirandola

Mirandola, firmato il protocollo per la sede del nuovo Commissariato

L'ex “Casa del Fascio” subirà un importante restauro, per diventare sede del Commissariato e della Polizia Stradale. Ieri il Capo della Polizia Alessandro Pansa era a Modena per sottoscrivere il protocollo

Dopo il sisma del 2012 l'area nord della provincia di Modena aveva visto le forze di Polizia costrette ad abbandonare le loro sedi inagibili, spostandosi in locali provvisori. Da ieri è iniziato l'iter che porterà la Polizia in una nuova sede definitiva a Mirandola: è stato infatti sottoscritto un protocollo d'intesa tra il Ministero dell’Interno, il Comune di Mirandola, l’Agenzia del Demanio e la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna.

Il progetto prevede di effettuare un radicale intervento di ristrutturazione e rifunzionalizzazione di un fabbricato, risalente al periodo tra le due guerre, denominato “Ex casa del Fascio” attualmente in stato di abbandono e degrado. L’edificio, di proprietà demaniale è composto da un interrato, un piano terra e due piani di circa mille metri quadrati cadauno e, una volta ripristinato, consentirà di ospitare in modo appropriato sia il Commissariato di P.S. che gli Uffici della Stradale, garantendo un sufficiente parcheggio per i mezzi in dotazione ai due reparti.

Il protocollo firmato dal Capo della Polizia, Prefetto Alessandro Pansa, dal Sindaco di Mirandola Maino Benatti, dal Direttore dell’Agenzia regionale del Demanio dr. Riccardo Uzzo e dall’architetto Graziella Polidori per la Direzione dei Beni culturali, getta le basi per l’attuazione del programma che, prevede l’elaborazione di un progetto, già in fase di studio, che renda compatibili le esigenze funzionali della Polizia, i vincoli urbanistici e architettonici e la salvaguardia degli aspetti storico culturali, trattandosi di immobile vincolato.

La proprietà dell’edificio resterà in capo al Demanio che lo concede al Comune di Mirandola in comodato d’uso. Il comune di Mirandola assume la funzione di stazione appaltante e soggetto attuatore utilizzando i fondi all’uopo stanziati dal Presidente della Regione Emilia Romagna in qualità di Commissario delegato alla ricostruzione, con Ordinanza n. 111 del 27 settembre 2013 “Approvazione del programma delle Opere pubbliche e dei Beni culturali danneggiati dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio 2012”, che destina, per l’immobile di che trattasi, la somma di quattro milioni di Euro.

“Questo risultato – come ha sottolineato il Capo della Polizia nel suo intervento – rappresenta un esempio importante di quel concetto di “Sicurezza partecipata” che vede le varie componenti dell’apparato pubblico, centrale e locale, operare insieme per il raggiungimento di obiettivi condivisi al fine di garantire gli strumenti adatti per una sempre più efficace tutela della tranquillità dei cittadini e della pace sociale anche attraverso la disponibilità di strutture logistiche adeguate rispondenti alle esigenze organizzative e di funzionalità”.

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