Carcere, la garante dei detenuto in visita nel nuovo padiglione
Cauto ottimismo da parte del garante regionale Desi Bruno: "L’auspicio è che contribuisca a ridurre il sovraffollamento regionale e non venga, invece, col tempo, riempito oltre la capienza regolamentare"
A Modena il problema del sovraffollamento delle carceri fa un passo avanti. È stato infatti aperto un nuovo padiglione nel carcere di Modena con capienza di circa 200 unità distribuite su tre piani, previsti diversi spazi per le attività ricreative dei detenuti e tutti i necessari locali per gli uffici della Polizia penitenziaria, quelli per i colloqui con gli operatori, un ampio spazio per attività in comune delle sezioni detentive e la cucina. Questa mattina la visita di Desi Bruno, Garante delle persone private delle libertà personale della Regione Emilia-Romagna: “Sicuramente questo padiglione rappresenta un miglioramento per le condizioni detentive delle persone. L’auspicio è che contribuisca a ridurre il sovraffollamento regionale e non venga, invece, col tempo, riempito oltre la capienza regolamentare”. Il nuovo padiglione nasce nell’ottica della nuova organizzazione penitenziaria con il sistema a “regime aperto” che prevede maggiori spazi per l’incontro e la socializzazione fra detenuti. Il progetto fa parte di un ampio contesto di riabilitazione e rieducazione alla società. “Vi saranno destinate le persone condannate in via definitiva a cui restino da espiare 5 anni, anche tossicodipendenti, che non abbiano possibilità di accedere alle misure alternative alla detenzione. La vigilanza sarà garantita da un sistema di videosorveglianza contiguo, ma esterno alla sezione”.