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Cronaca Mirandola

Azienda, garage e auto di lusso sequestrati ad un imprenditore di Mirandola

Il sequestro si aggiunge a quello del mese scorso a carico dell'uomo, accusato di evasione fiscale e di rapporti con le cosche di camorra e 'ndrangheta

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna sono rotornati sul caso balzato agi onori delle cronache lo scorso mese di giugno nella bassa modenese e hanno sottoposto a sequestro un'ulteriore fetta del patrimonio riconducibile a un imprenditore edile di origine campana (D.G.), giudicato “socialmente pericoloso” sia per aver commesso una serie di crimini economico-finanziario e per la sua vicinanza a pregiudicati e ad esponenti contigui alla criminalità organizzata campana e calabrese.

In particolare, sono state sequestrate quattro autorimesse, un'auto di lusso e una società operante nel settore edile con sede a Mirandola, fittiziamente intestate alla figlia dell'imprenditore, del valore di oltre 125.000 euro. Il presente provvedimento, disposto dal Tribunale di Modena, costituisce estensione dei sequestri già eseguiti il 15 giugno scorso dal G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna,

L'indagine è stata condotta dalla Procura della Repubblica di Modena, nella persona del Sostituto Procuratore Claudia Ferretti, e va ad aggiungersi al valore dei cespiti già sottoposti a vincolo dalle stesse Fiamme Gialle per un importo complessivo di quasi 2 milioni di euro, risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dall'uomo e dal suo nucleo familiare.

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