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Cronaca Via Sant'Eufemia, 27

Sant'Eufemia, autonomi e famiglie straniere occupano l'ex caserma

Lasciato l'edificio di via Bonacorsa, una ventina di famiglie senza casa guidate dallo sportello LaRage hanno occupato questa mattina i locali del vecchio edificio abbandonato di via Sant'Eufemia 27. Negato l'accesso al Comune e alle forze dell'ordine

Terminata, in modo anche violento, l'occupazione di via Bonacorsa, gli autonomi dello sportello sociale LaRage hanno trovato una nuova sistemazione per una ventina di nuclei famigliari di origine straniera, occupando un altro edificio abbandonato di proprietà demaniale. Si tratta dell'ex Caserma dei Carabinieri in via Sant'Eufemia 27, proprio accanto all'omonima chiesa, da tempo in disuso. Questa mattina i nuclei famigliari hanno preso possesso degli ambienti grazie al presidio degli autonomi.

La situazione è stata monitorata dalla Polizia, con la sezione Digos, ma non si sono verificati episodi di scontro. Gli occupanti hanno mantenuto la posizione acquisita senza permettere l'ingresso alle forze dell'ordine, né agli addetti comunali. In Sant'Eufemia si è presentato anche l'Assessore Gabriele Giacobazzi, che ha parlamentato con i responsabili del collettivo, senza però giungere ad alcuna soluzione.

“In una città capitalista come Modena che lentamente vede sempre maggiori contraddizioni nel suo tessuto produttivo e sociale, crediamo che, oltre allo stare concretamente al fianco dei lavoratori sfruttati che in questi giorni stanno bloccando le merci in varie aziende modenesi, siano necessarie pratiche che promuovano nuovi momenti di costruzione dal basso di 'alterità' rispetto al presente – scrive lo sportello sociale nel comunicato che rivendica l'occupazione - La gestione del patrimonio pubblico sfitto risponde a quelle logiche di mercato che puntano alla ristrutturazione di stabili vuoti, al solo scopo di lucrare sugli appalti instaurando un becero gioco al rialzo del canone locativo in virtù di un aumentato 'prestigio' del quartiere circostante.

“Una nuova occupazione a scopo abitativo nasce a Modena, la volontà è quella di rendere il percorso di lotta sempre più incisivo – si legge ancora - in una città dominata dalla normalizzazione e in cui la repressione trova ampio margine di azione”. Le forze dell'ordine continuano intanto a monitorare la situazione, in attesa di capire quali provvedimenti le autorità decideranno di prendere.

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