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Cronaca Formigine

Impossibile prenotare un intervento in ospedale, l'odissea di una paziente modenese

Per un ciclo di infiltrazioni contro l'ernia, una 45enne di Formigine ha dovuto rivolgersi a sei diversi sportelli, senza che nessuno potesse prenotare la prestazione medica in una struttura pubblica e effettuandola nel privato. L'Ausl: "Problema con le modalità di accesso"

Può capitare talvolta di piombare in un "buco nero" anche quando ci si confronta con uno dei sistemi sanitari tra i migliori d'Italia come quello modenese. Lo sa bene una donna di 45 anni residente a Formigine, che il 13 agosto viene accompagnata dal marito al pronto soccorso dell'Ospedale di Baggiovara per curare una dolorosa lombosciatalgia che l’affligge da alcune settimane. Una recente risonanza magnetica ha rivelato la presenza di un’ernia discale e il neurochirurgo che la visita al pronto soccorso le prescrive alcune medicine e un eventuale ciclo di infiltrazioni Tc guidate.

Poiché la terapia farmacologica non risolve il problema, il marito della donna si attiva per le infiltrazioni. Ed è qui che inizia l'incredibile odissea della coppia. L’uomo si reca alla farmacia comunale di Formigine, ma la procedura impedisce alla farmacista di fissare l’appuntamento. Lo stesso accade il 17 agosto al Cup di Formigine, che dirotta l’uomo al Cip dell’ospedale di Baggiovara. Poiché al telefono non risponde nessuno, l’uomo si reca di persona al Cip, ma neanche qui riesce a ottenere l’appuntamento. Dopo aver chiesto invano chi gestisce l’agenda di quella prestazione e con chi può parlare, l’uomo comincia a innervosirsi. L’addetta del Cip lo manda alla segreteria della Neuroradiologia, ma neanche stavolta risolve il problema.

Il marito della donna alza la voce e minaccia di non andarsene dall’ospedale senza l’appuntamento. Gli viene risposto che se vuole protestare può rivolgersi all’Urp. L’uomo va all’Urp, dove una gentile signora ascolta, prende nota, fotocopia i documenti e promette di occuparsi del caso il mattino seguente. Ma l’uomo non vuole aspettare e si reca al reparto di Neurochirurgia (siamo sempre all’ospedale di Baggiovara), sperando di incontrare lo specialista che cinque giorni prima ha visitato al moglie al Pronto Soccorso. La fortuna lo assiste, ma neppure il neurochirurgo può fissargli quell’appuntamento. Dopo essersi dichiarato stupito che tra il Cup e Cip nessuno sia in grado di dargli l’appuntamento per una prestazione ordinaria, il medico avverte l’uomo che in ogni caso i tempi di attesa sono lunghi e, vista l’urgenza del problema, gli suggerisce di chiedere la prestazione in regime di libera professione, cioè a pagamento.

Dopo sei tentativi tra sportelli e ambulatori, la coppia formiginese desiste e la signora prenota privatamente: ieri ha svolto l'intervento in una clinica della provincia, per una spesa di 182 euro. Qualche giorno prima, si era rifatta viva anche la segretaria dell’Urp, comunicando che per risolvere il problema si sarebbe dovuto aspe il rientro dalle ferie (1 settembre) del primario della Neuroradiologia. Al telefono il marito ha ringraziato l’addetta Urp per l’interessamento, comunicandole che la moglie ha ottenuto la prestazione a pagamento e le annuncia che renderà pubblica la storia – come avvenuto tramite il sindacato Cisl – nella speranza che chi di dovere eviti il ripetersi di vicende di questo tipo.

Una vicenda sulla quale è intervenuta a stretto giro l'Azienda USL di Modena, sementendo tuttavia categoricamente l’indisponibilità della prestazione erogata dall’Unità operativa di Neuroradiologia in regime istituzionale presso l’Ospedale di Baggiovara. "Ad oggi 25 agosto la prima disponibilità in regime istituzionale della prestazione da parte del neuroradiologo è al 13 settembre 2016, ed è prenotabile presso il Centro di prenotazione interna (Cip) dell’Ospedale. Trattandosi di una prestazione di secondo livello prescrivibile solo dallo specialista neurochirurgo la prenotazione non è mai stata disponibile a Cup - sottolinea quindi l'Azienda Sanitaria - Nel caso segnalato si è certamente verificato invece un problema nelle modalità di accesso, a causa del quale l’utente non è stato correttamente informato sul percorso di prenotazione. L’Azienda USL è disponibile a verificare direttamente con l’utente quanto accaduto per mettere in atto i necessari correttivi."

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