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Madonnina, prosegue la sperimentazione del sistema anti-odori delle Fonderie

L’aumento del dosaggio dei carboni attivi e altre migliorie operative hanno ulteriormente abbattuto le emissioni e gli odori. In maggio la terza fase con una nuova qualità di carboni

L’efficacia dell’impianto sperimentale installato da Fonderie cooperative per l’abbattimento delle emissioni e degli odori è stata confermata anche nella seconda fase della sperimentazione che si è appena conclusa: la diminuzione delle sostanze odorigene in uscita dall’emissione E27 interessata dalla sperimentazione si è attestata mediamente intorno al 60 per cento, in leggero miglioramento rispetto alla prima fase, mentre la riduzione dei Cot (Carbonio organico totale) non metanici è passata in media dal 30 al 35 per cento.

I risultati della seconda fase della sperimentazione, che si è svolta dal 12 al 16 febbraio, sono stati presentati dall’azienda lunedì 9 aprile nel corso della programmata riunione del Tavolo tecnico composto da Comune di Modena, rappresentato dagli assessori all’Ambiente e all’Urbanistica e dai tecnici dei due settori, Arpae, Arpae Sac, Azienda Usl e la stessa Fonderie cooperative. Il Tavolo ha anche affrontato con l’azienda il tema del picco di segnalazioni di odori avvenuto tra il 28 e il 30 marzo, giornate che hanno coinciso con condizioni meteorologiche particolarmente ventose che hanno contribuito a incanalare verso l’esterno l’aria interna al capannone.

Nella seconda fase della sperimentazione è stato aumentato il dosaggio dei carboni attivi, passato dagli 8 chili per ora della prima fase a 19 kg/h. L’azienda ha inoltre recepito e applicato altre migliorie operative, come per esempio l’installazione di un silo di precarica, fissate dal Tavolo. Come già accaduto nella prima fase di sperimentazione, anche a fronte di un aumento netto della quantità di carbone, l’emissione complessiva di polveri al camino è risultata ampiamente nei limiti consentiti e i rifiuti di lavorazione rimangono classificati come “speciali non pericolosi”.

Il tavolo tecnico ha quindi indicato all’azienda le modalità di svolgimento della terza fase di sperimentazione sull’emissione E27, in programma per il mese di maggio, che prevede di testare un tipo diverso di carboni attivi che saranno sperimentati nelle medesime quantità: 8 kg/h nella prima settimana e 19 kg/h nella seconda. Il Tavolo ha richiesto inoltre a Fonderie cooperative di presentare, contestualmente all’ultima fase di sperimentazione, un primo progetto impiantistico per l’abbattimento delle sostanze odorigene dell’emissione E26, in linea con quanto già stabilito all’inizio del percorso di confronto. Sono previsti infine nel corso dell’estate, durante il consueto fermo impianto estivo, gli ultimi interventi edilizi (tamponature e nuovi portoni nelle zone materie prime e tamburo) che dovrebbero fornire un ulteriore contributo alla riduzione della diffusione verso l’esterno degli odori prodotti dall’attività di fonderia.

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