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Delitto Spedicato, il caso è chiuso: in manette gli assassini

Le indagini della Squadra Mobile hanno portato in carcere tre nigeriani di cui due fratelli ritenuti responsabili dell'uccisione del maresciallo Spedicato: Babatunde Raphael Oloyede e Oluwatobi Moses Oloyede, rispettivamente 23 e 20 anni

Uno ha utilizzato il bancomat della vittima in uno sportello bancario di Reggio Emilia, mentre il fratello ha venduto una catenina rubata in un esercizio commerciale di Modena per 280 euro in contanti. Non solo: uno dei due, si è fatto sorprendere con il Rolex e la propria sim card all'interno del callulare di Salvatore Spedicato. Insomma, poco ci mancava che andassero in giro con un bersaglio sul petto. Le prove a carico dei fratelli Oloyede, Babatunde Raphael e Oluwatobi Moses, il primo 23enne, il secondo 20enne, nigeriani, sono schiaccianti: "Il caso è operativamente chiuso", ha confermato Amedeo Pazzanese, capo della Squadra Mobile di Modena illustrando la conclusione delle indagini che nella giornata di sabato hanno portato alla cattura dei due giovani, ritenuti responsabili dell'omicidio del maresciallo dell'Esercito Italiano in servizio all'Accademia Militare. Un altro nigeriano, ventunenne, era stato arrestato per aver ospitato i due presunti autori dell'omicidio subito dopo il delitto e per aver occultato una parte delle cose sottratte alla vittima. I due fratelli, dopo aver accoltellato più volte la vittima hanno cominciato a saccheggiare l'appartamento dagli oggetti per loro più allettanti, come un tv Lcd 30 pollici, un portamonete con denaro contante, carte di credito e bancomat, le chiavi dell'auto e dell'appartamento, due cellulari, un orologio di valore e una catenina d'oro. Il giorno dopo il maggiore dei due fratelli è tornato nell'appartamento di Spedicato, trovando il corpo nella camera da letto e non più nel corridoio. Secondo la ricostruzione della Polizia, il militare, con le ultime forze, era riuscito a raggiungere un altro vano dell'immobile prima di spirare. I due fratelli conoscevano Spedicato, e proprio approfittando di questa conoscenza si sono recati a casa sua con l'intento di rapinarlo, armati di coltello. Poi, dopo il delitto, se ne sono andati con il bottino.

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