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Cronaca Sant'Ambrogio / Via Bonvino

Emiliana Rottami, nuovo ultimatum per la copertura dei cumuli di vetro

Dopo che i ricorsi dell'azienda sono stati respinti, il sindaco ha emesso un nuovo ordine di messa in sicurezza dei depositi di via Bonvino. Per quelli di via Verdi la competenza è invece della Provincia. Presentato un esposto al Prefetto

Ad inizio agosto era comparso un primo telo per coprire uno dei cumuli di rottami vetrosi in via Bonvino, sede della Emiliana Rottami, che da decenni vive un contenzioso con le istituzioni e i cittadini. Un primo passo verso una soluzione del problema che ha fatto recentemente segnare una nuova svolta. Lo scorso 24 settembre infatti, il sindaco di San Cesario, comune di riferimento, ha emesso una nuova ordinanza che impone all'azienda di adottare misure per contenere la dispersione di polvere di vetro.

Il Sindaco ha concesso 30 giorni di tempo per i necessari adeguamenti, dopo che i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato da parte della Emiliana Rottami avevano rallentato i procedimenti e di fatto vanificato l'ordinanza analoga emessa oltre un anno fa. “Ora però siamo al conto alla rovescia -dichiara Sabina Piccinini, capogruppo della Lista Civica Nuovo S. Cesario - riusciranno i nostri Amministratori a far rispettare l’ordinanza? Assisteremo, increduli, alla riduzione in altezza dei cumuli di via Bonvino? alla copertura mediante teli o altro, al trasferimento del materiale più fino sotto una struttura coperta? Per ora in via Bonvino è normale avere un solo cumulo coperto in quindici anni, la polvere di vetro nelle abitazioni, la rabbia dei residenti, il ricorso alle vie legali”, convlude amaramente la Piccinini. 

Capitolo a parte riguarda invece l'altro sito di stoccaggio di proprietà della ditta, quello di via Verdi, al confine con l'Autostrada del Sole. Come riferito nel corso di un'interrogazione in consiglio comunale a S. Cesario, la natura dei detriti presenti – vetro semilavorato - sposta la competenza verso la Provincia. Provincia che, per altro, si era già adoperata lo scorso anno per chiedere interventi strutturali per il contenimento delle polveri.

"Strano, perché il responsabile della salute dei cittadini non è la Provincia, ma il Sindaco e non c’è “semilavorato” che tenga – aggiunge Sabina Piccinini - Le indagini condotte da Arpa rilevarono la presenza di particelle vetrose nell’aria anche in via Verdi e la stessa Ausl non ha certo escluso l’area dall’adozione del principio precauzionale. Se poi si pensa che in via Verdi avviene la macinazione del vetro, che dire dell’ambiente di lavoro? Chi può escludere che le particelle respirabili ed inalabili siano solo fuori dal perimetro aziendale? Proprio sulla scorta di questi ragionamenti è stato presentato anche un esposto al Prefetto affinchè si faccia garante del rispetto del principio precauzionale così come richiesto dall’Ausl. Ci auguriamo – conclude la rappresentante della Lista Civica – che Provincia e Comune sappiano agire nel modo più opportuno individuando insieme le azioni o le sanzioni eventualmente necessarie”.

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