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Cronaca

Oscurato un sito di film in streaming, sequestri anche a Modena

Fiamme Gialle e Polizia Postale hanno chiuso un portale che raccoglieva film e serie televisive scaricabili o visionabili online, per violazione delle leggi sul diritto d'autore. Tra i gestori del sito anche un residente nella nostra provincia

Offrivano ai propri utenti, attraverso il sito internet filmsenzalimiti.it, la possibilità̀ di vedere in streaming o scaricare sul proprio pc tantissimi film e serie tv. Un fenomeno ormai diffusissimo in rete, che tuttavia si configura come una violazione dell’attuale normativa sul diritto d’autore e che è costato denunce e sequestri a carico dei tre gestori del sito, sparsi tra Lecce, Arezzo e Modena.

Per porre fine all’attività di un 22enne leccese e di due complici di nazionalità romena (di 43 e 16 anni), è servita una complessa e vasta indagine condotta dagli uomini della sezione di polizia giudiziaria della guardia di finanza di Lecce. Un'operazione delicata sotto il profilo giuridico e investigativo, che ha portato a decreti di perquisizioni e sequestri eseguiti in provincia di Lecce e Modena. Gli agenti di polizia giudiziaria hanno ricostruito, passo dopo passo, la struttura telematica, le diverse competenze dei tre, e i guadagni percepiti.

Nel mirino degli inquirenti sono finiti anche i banner pubblicitari, che permettevano ai tre indagati di ricevere denaro per le loro attività. Due banner pubblicitari, del tipo pay-per-click (in cui il guadagno scaturisce da ogni click da parte dei visitatori del sito) erano offerti da una concessionaria pubblicitaria con sede in Estonia e una con sede in Argentina. Era poi possibile effettuare delle donazioni cliccando su un pulsante che indirizzava su una pagina PayPal , collegato all’indirizzo email del minore di nazionalità romena. Nell’era del marketing e del social network non poteva mancare una pagina facebook con centinaia di iscritti. 

Per capire la portata del fenomeno e dell’attività illecita, basti pensare che il sito era, nella classifica tra quelli più visitati in assoluto, al 6.973esimo posto e addirittura al 127esimo in Italia.  I fatti contestati fanno riferimento dal 2012 al febbraio 2013. Per tutti gli indagati è ipotizzato il reato di diffusione per via telematica, anche mediante programmi di condivisione di file fra utenti, di un'opera cinematografica o assimilata protetta dal diritto d'autore, o parte di essa, mediante reti e connessioni di qualsiasi genere.

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