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Cronaca Navicello / Via Enrico Caruso

Riciclaggio di rifiuti, gli ospiti della Casa di Lavoro di Castelfranco a lezione da Hera

Il gruppo, formato da una ventina di persone si è recato stamani in Via Caruso nell'impianto Akron. Da novembre anche gli ospiti della casa circondariale partecipano a un progetto di avvio al recupero dei rifiuti prodotti, che ha portato al 78,8% la raccolta differenziata interna alla struttura

L’impianto modenese di Akron, società del Gruppo Herambiente, ha ricevuto questa mattina una ventina di ospiti della Casa di Lavoro di Castelfranco Emilia, che hanno così potuto conoscere da vicino le modalità attraverso le quali il materiale prodotto dalla raccolta differenziata viene re-immesso nel ciclo produttivo. La visita si è svolta alla presenza di volontari del carcere e di tecnici Hera, che hanno illustrato dettagliatamente il funzionamento dell’impianto, rispondendo alle domande dei presenti.

La visita ha rivestito grande importanza, anche perché nel novembre scorso, grazie alla collaborazione tra Hera e i volontari, è stato avviato nella Casa di Lavoro di Castelfranco un progetto che ha l’obiettivo di educare al rispetto per l’ambiente e all’uso corretto di buone pratiche, come la raccolta differenziata. Il progetto, che coinvolge 160 persone tra internati e personale di vigilanza, sta dando risultati sorprendenti: dopo un mese dal suo avvio la percentuale di raccolta differenziata all’interno della struttura aveva già superato il 74%; alla fine dell’aprile di quest’anno era salita al 78,8%.

La fase di avvio del progetto di raccolta differenziata nella Casa di Lavoro di Castelfranco Emilia, che è molto articolato e capillare, è stata preceduta da una serie di incontri formativi tenuti da personale Hera. In seguito si è provveduto alla collocazione di contenitori per la raccolta di carta, plastica e lattine, organico in tutte le stanze, nella cucina, negli uffici della Polizia Penitenziaria, nei punti di ristoro, nella biblioteca, nei locali adibiti a laboratorio e nello spaccio alimentare interno.

Oltre a queste raccolte ‘tradizionali’ ne sono state avviate altre; sono stati collocati infatti anche contenitori in cui conferire separatamente cartucce per stampanti (negli uffici), RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) bombolette vuote per fornelli da campeggio, cassette di legno o di plastica, e mozziconi di sigaretta, questi ultimi non recuperabili ma dannosi se dispersi nell’ambiente. Gli ospiti hanno ricevuto un kit per la raccolta differenziata, composto di una borsa multiscomparto e da una pattumella per la raccolta dei rifiuti a base organica, da utilizzare nelle celle. La stalla e la zona adibita a vivaio sono state dotate di compostiere per la produzione interna di fertilizzante da utilizzare nelle attività di coltivazione svolte dagli ospiti. E’ stato avviato anche un servizio di ritiro potature.

Per rendere più agevoli le operazioni di raccolta, all’esterno è stata collocata una stazione di base completa, composta da contenitori per la raccolta di carta, plastica e lattine, rifiuto organico e potature e pile esauste. I contenitori vengono vuotati con cadenze diverse, secondo il tipo di rifiuto. 
Grazie a questa organizzazione e, soprattutto, alla collaborazione degli ospiti, nel primo quadrimestre di quest’anno è stato possibile avviare al recupero 16,2 tonnellate di rifiuti differenziati (i rifiuti indifferenziati sono stati 4,3 tonnellate). In particolare sono state raccolte separatamente 3,5 tonnellate di vetro, 4 tonnellate di plastica, 2,7 tonnellate di carta e cartone, 5,5 tonnellate di rifiuti a matrice organica, 420 Kg di imballaggi in legno, 20 kg di olio vegetale usato e 15 Kg di pile esauste.

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