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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Faustino / Via G. Luosi

Scuola Fermi, avviata la demolizione della palazzina Bidinelli

Le operazioni proseguiranno fino alle fine del mese senza interferire con l'attività del vicino istituto. Successivamente la struttura verrà ricostruita come ampliamento dell'edificio storico, con un costo di 1 milione e 400 mila euro

È partita oggi, mercoledì 16 ottobre, la demolizione della palazzina Bidinelli dell’istituto Fermi, danneggiata dal terremoto del maggio 2012. Le operazioni proseguiranno fino alle fine del mese senza interferire con l’attività del vicino istituto. Successivamente la struttura verrà ricostruita come ampliamento dell’edificio storico, con un costo di 1 milione e 400 mila euro ai quali contribuirà la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con 500 mila euro. Il progetto definitivo della Provincia è già pronto ed è stato presentato nel corso di un incontro, mercoledì 16 ottobre, nell'aula magna dell'istituto alla quale hanno partecipato Egidio Pagani, assessore provinciale alle Infrastrutture, la preside dell'istituto Maria Cristina Zanti, numerosi studenti e insegnanti.

"L'obiettivo - ha sottolineato Pagani - è quello di consegnare l’edificio entro la fine del 2014. Una volta realizzato, metteremo a disposizione dell’istituto una struttura moderna e sicura a supporto del nuovo indirizzo di chimica, biotecnologie e materiali, di grande importanza dal momento che lo stesso istituto sta attivando diversi progetti in collaborazione con aziende e associazioni del territorio, oltre che con l’assessorato provinciale all’Agricoltura". Come conferma, infatti, Zanti "il nuovo edificio consentirà alla scuola, da anni in costante crescita, di dotarsi di un polo d’eccellenza per il sostegno al settore agroalimentare. Grazie alle otto nuove aule e i tre laboratori saremo in grado di dare un’adeguata risposta all’esigenza di spazi per le attività didattiche, per un totale di 200 alunni. Il nuovo laboratorio per analisi agroalimentari sarà dedicato allo studio della qualità delle eccellenze alimentari modenesi, prima fra tutte l’aceto balsamico".

Come hanno spiegati tecnici provinciali durante l'incontro, il nuovo volume, a tre piani, sarà collegato con l’edificio preesistente al piano terra da un passaggio vetrato che consentirà sia l’accesso dall’esterno che il flusso tra un edificio e l’altro. La struttura, inoltre, è idonea alla realizzazione di un ulteriore piano. Acquisita negli anni Sessanta dalla Provincia di Modena, già prima del terremoto la palazzina (dopo aver ospitato per anni l’Istituto Storico della Resistenza) era stata assegnata al Fermi che necessitava di nuovi spazi, ed era stato elaborato un progetto per adeguare l’edificio agli usi scolastici. Alla data del sisma l’edificio era interessato da un cantiere di ristrutturazione. A seguito degli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012, tuttavia, la palazzina ha subito danni tali da rendere pericolante la facciata prospicente a via Luosi, che è stata messa in sicurezza con un intervento di somma urgenza. Alla luce dei danni subiti dall’immobile e del costo di ristrutturazione e di miglioramento sismico la Provincia si è orientata verso la totale demolizione e ricostruzione, predisponendo lo sviluppo di un nuovo progetto.

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