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Cronaca

Il Papa lascia il pontificato il 28 febbraio

Negli ultimi mesi di pontificato, Ratzinger non ha dimenticato la Bassa Modenese colpita dal terremoto: prima la visita ufficiale a Novi, poi l'appello al Paese affinché prendesse ad esempio lo spirito dell'Emilia ferita

Una notizia tanto clamorosa quanto inaspettata. Così è stato definito così dalle persone più vicine l’annuncio delle dimissioni del Papa. Benedetto XVI lascerà dunque il prossimo 28 febbraio. Forse per stanchezza, “mancanza di forze” ha sostenuto chi lo vive da vicino, non più in condizioni di reggere un impegno così forte replica qualcun altro, tanto che nei quasi 8 anni di Pontificato il suo stato benessere psicofisico è stato messo a dura prova.

Papa Ratzinger verrà particolarmente ricordato in queste zone per la sua attenzione verso la Bassa Modenese in occasione del sisma. Lo scorso 26 giugno, infatti, Benedetto XVI era giunto in Emilia per la visita alle zone colpite dal terremoto. Nella "zona rossa" di Rovereto di Novi il Pontefice si era soffermato a pregare davanti alla chiesa di Santa Caterina di Alessandria: "Fin dai primi giorni sono stato sempre vicino a voi con la preghiera e con l'interessamento. Ma quando ho visto che la prova era diventata più dura ho sentito più forte il bisogno di venire di persona in mezzo a voi". Queste le parole di Benedetto XVI che in quell’occasione aveva fatto anche un appello all'Italia affinché prendesse ad esempio l'Emilia terremotata per lo spirito mostrato: "Voi siete gente che tutti gli italiani stimano per la vostra umanità e socievolezza, per la laboriosità unita alla giovialità". "Tutto ciò è stato messo a dura prova da questa situazione, ma essa non deve e non può intaccare quello che voi siete come popolo, la vostra storia e la vostra cultura". La vicinanza del Papa si concretizzò con una donazione di 100.000 euro.

Questo è stato anche Papa Benedetto XVI per l’Emilia e l'Onorevole Isabella Bertolini, portavoce di Italia Libera lo ricorda:  "L'annuncio inaspettato delle dimissioni del Papa colpiscono profondamente tutti, ma lascia sconcertati e smarriti soprattutto coloro che lo hanno apprezzato e seguito come guida spirituale in questi anni. L’opera di Benedetto XVI è stata e continuerà ad essere un riferimento religioso ed umano non solo per i credenti. La grandezza del Suo magistero ha saputo imprimere alla Chiesa una svolta fondamentale, proiettandola con forza nel nuovo millennio. Siamo vicini al Pontefice in questa Sua difficile e coraggiosa scelta, nella consapevolezza che la Sua missione rimarrà un patrimonio per l’umanità”.

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