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Parco Ferrari, Uzzielli (Associazione Cittadini): "La ferita del parcheggio va sanata con il verde"

Piantumazione: "Indichiamo il numero di 3.384 alberi e arbusti, corrispondente ai cittadini che hanno sottoscritto la petizione al Comune di Modena per il blocco del progetto del polo natatorio"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Il Sindaco Giorgio Pighi ha detto che con l'istruttoria vince la città. L'Associazione Cittadini per il Parco Ferrari e per il Verde Urbano concorda con il Sindaco di Modena perché finalmente è stata data la parola ai cittadini che in molte forme si stanno opponendo alla cementificazione del Parco Enzo Ferrari. L'Associazione sostiene che la ferita nel Parco Ferrari rappresentata dal parcheggio vada sanata riportando il verde e ricreando un ambiente naturale. Il verde ha capacità protettive della superficie dall’erosione superficiale. Inoltre i boschi, anche di piccole dimensioni, combattono la CO2 e l’innalzamento della temperatura, anche a livello locale.

Le piante con le loro radici contribuiscono a combattere l’inquinamento delle acque, con la continua creazione di ossigeno in zone dove la qualità dell'aria è sempre più pessima. Il Parco Ferrari riportato alla sua funzione principale di area verde migliorerà la qualità dell’ecosistema contribuendo al miglioramento della qualità della vita dei modenesi.Il nostro desiderio per una Modena più verde è stato reso visibile anche con la distribuzione di centinaia di bustine di semi per sensibilizzare la cittadinanza al problema. Gli oltre tremila trecento firmatari della nostra petizione, fatta in poco tempo, ne sono una prova.
 
Le problematiche ambientali ormai sono un'esigenza prioritaria e non un qualcosa di secondario da sacrificare sull'altare di una economia sempre meno convincente. La schiacciante vittoria ai referendum di poche settimane fa è una ulteriore dimostrazione di come le tematiche ambientali siano particolarmente sentite. Il nostro progetto per il Parco Ferrari è di tipo low cost e di semplice attuazione In pratica vogliamo ripiantare gli alberi nella zona in cui mancano. Si tratta di specie autoctone e comunque resistenti. Simbolicamente indichiamo il numero di 3384 alberi e arbusti, corrispondente ai cittadini che hanno sottoscritto la petizione al Comune di Modena per il blocco del Progetto del Polo Natatorio al Parco Ferrari. Crediamo nell'eliminazione dello sfalcio meccanico, a favore di uno sfalcio naturale effettuato con pecore e asini. Questo sistema è già adottato da altre amministrazioni pubbliche anche in zone urbane (provincia di Treviso, Comune di Torino, e in regioni come il trentino Alto Adige).Vogliamo riportare il Parco alla sua funzione di Parco con radure verdi, arbusti e alberi valorizzando per quanto è possibile l'esistente.
 
Vogliamo inserire nell'area una rete wireless che possa essere utilizzata da chi usufruisce del parco e migliorare aree che sono già state adibite alla ricreazione, come quelle per i bimbi o per la socialità. Aree che sono molto utilizzate da persone di ogni ceto e cultura e che devono essere
migliorate perché sono un potente strumento per la socializzazione delle persone e la valorizzazione di tutte le culture: creano integrazione sociale e di questo attualmente esiste un forte bisogno.
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