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Cronaca Via dei Servi

Partono i lavori per riaprire la sede del Venturi in via dei Servi

Muzzarelli: "Sarà un'opportunità per il centro storico. I costi verranno eliminati una volta realizzata la ristrutturazione".

Il terremoto del 2012 aveva obbligato l’istituto artistico Venturi a chiudere i battenti della sede in via dei Servi per inagibilità. Quest’estate partiranno i lavori per la ristrutturazione dell’edificio con l’obiettivo di terminare l’opera entro l’estate 2016 (in un anno, quindi). Sono stati resi noti anche i costi dell’opera, che si aggireranno intorno ai 2.1500.000 €. Una volta terminato l'intervento gli studenti del Venturi utilizzeranno tre sedi: quella di via dei Servi ristrutturata, la sede storica di via Belle Arti 16 e la sede di via Ganaceto (ex istituto Deledda) anch’essa in corso di ristrutturazione (costo un milione di euro) a disposizione dell'istituto probabilmente anche questa sede nel 2016, che andrà a sostituire la sede di via Rainusso.

Parole di grande soddisfazione arrivano da Gian Carlo Muzzarelli, Presidente della Provincia di Modena: “Questi costi saranno completamente eliminati una volta realizzata la ristrutturazione. Inoltre grazie all'intervento sull'edifico in via Servi, migliorerà sicuramente lo svolgimento della didattica anche grazie al lavoro di collaborazione con l'istituto nella definizione del progetto, senza trascurare l'impatto positivo sul centro storico connesso con la riapertura dell'istituto”. La speranza è proprio che migliori anche l’impatto del nuovo edificio col centro storico dal momento della sua nuova apertura.

Non è mancato, naturalmente, l’intervento della preside dell’istituto, Giovanna Morini : “In queste ultime settimane finalmente c'è stata una accelerazione per dare un assetto stabile alla scuola. In virtù del fatto che siamo l’unico istituto artistico della provincia modenese e data la realtà del nostro istituto che è profondamente cambiata in questi ultimi anni: gli studenti sono 1400, sono aumentate le attività didattiche anche in seguito alla riforma dei cicli e si è avviato un virtuoso rapporto di committenza con il territorio sui mestieri dell'arte, purtroppo il sisma del 2012 ci ha posto di fronte a nuove problematiche che ci auguriamo di risolvere con il piano della Provincia; purtroppo resta la soluzione su più sedi."

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