rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Policlinico di Modena dedica un'aula al maestro della Neurologia, Luciano Mavilla

La scelta di una targa semplice nasce dal desiderio di onorare la memoria di un uomo schivo dotato di grande umanità. “Un grande uomo, un grande medico, un grande maestro" ha commentato il dottor Paolo Carpeggiani

L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e l'Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena hanno deciso di dedicare un’aula didattica a Luciano Mavilla, l'indimenticato direttore (dal 1993 al 2005) della Neuroradiologia, tragicamente scomparso esattamente otto anni fa, il 23 giugno del 2008.

La scelta di una targa semplice nasce dal desiderio di onorare la memoria di un uomo schivo dotato di grande umanità. “Ho conosciuto Luciano Mavilla ai tempi dell’Università. Entrambi, infatti, abbiamo studiato a Bologna, dividendo anche l’appartamento - ha commentato il prof. Livio Presutti – e tra noi c’era un grande rapporto di amicizia e stima reciproca. In seguito fu lui a contattarmi quando facevo l’aiuto a Bologna, e a propormi di venire al Policlinico per sviluppare con lui e i colleghi chirurghi plastici e maxillofacciali, neurochirurghi, neuroradiologia, quel centro di chirurgie del distretto Testa-Collo che era il suo grande sogno”.

L’aula si trova al primo piano, ingresso 3 e ospita attrezzatura per la didattica e le esercitazioni della Scuola di Specializzazione in Otorinolaringoiatria, Odontoiatria e Chirurgia Plastica e Ricostruttiva. Tra queste vi sono microscopi, un simulatore per gli interventi alla laringe, ferri chirurgici e tutto l’occorrente per acquisire manualità nell’atto operatorio.

Un grande uomo, un grande medico, un grande maestro – ha commentato il dottor Paolo Carpeggiani - chi lo ha conosciuto non può dimenticarlo ed ogni giorno sembra di averlo al nostro fianco, con i suoi insegnamenti ed il suo esempio. Il carattere era granitico, il rapporto con le persone travolgente, sempre diretto, mai condizionato dal ceto o dalla classe sociale, bianco o nero, ma nel contempo, anche se ai più poco appariscente, oltremodo sensibile e premuroso; il carisma del leader.  La leva era l’esempio, sempre davanti, in prima linea, accollandosi personalmente il sovraccarico di lavoro per permettere ai collaboratori di frequentare prestigiose strutture all’estero.”

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Policlinico di Modena dedica un'aula al maestro della Neurologia, Luciano Mavilla

ModenaToday è in caricamento