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Cronaca

Premio Laura Bacci, meno fertilizzanti nell'agricoltura grazie a Domenico Ronga

Il Premio Laura Bacci rivolto all'agricoltura del futuro è stato consegnato al ricercatore UniMoRe, Domenico Ronga. Grazie ai suoi studi si può puntare già oggi a ridurre le quantità massicce di fertilizzanti, verso un metodo più naturale

Un ricercatore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia incassa un altro premio nazionale. Si tratta del dott. Domenico Ronga, collaboratore nel gruppo Crop Production del Dipartimento di Scienze della Vita di UNIMORE, che è stato insignito a Firenze del "Premio Laura Bacci 2013", un riconoscimento istituito dall'Istituto di Biometeorologia del CNR con il patrocinio dell'Associazione Italiana delle Società Scientifiche Agrarie - AISSA e dell'Accademia dei Georgofili. 

IL PREMIO LAURA BACCI. Il premio, che è destinato a tesi di laurea magistrale o di dottorato che abbiano dimostrato risultati di particolare eccellenza o rilevanza strategica in ambito nazionale ed internazionale nelle tematiche "Agricoltura sostenibile", "Vivaismo e gestione sostenibile delle risorse", "Piante da fibra e coloranti naturali" e che consiste in un assegno di studio di 2.000 euro, è stato attribuito al ricercatore per la sua tesi di dottorato dal titolo “Towards identification of a processing tomato ideotype suitable for low input cultivation”. 

LO STUDIO DI DOMENICO RONGA. Proprio per tale studio, la Commissione valutatrice ha assegnato al dott. Domenico Ronga il "Premio Laura Bacci 2013" con la seguente motivazione: "Lo studio presentato dal Dott. Ronga è di notevole rilevanza scientifica e presenta i risultati di un complesso lavoro di ricerca sugli effetti che due diverse gestioni agronomiche, convenzionale e biologico, hanno sulla produttività e sulla qualità di una coltura di alta rilevanza nazionale: il pomodoro da industria. La tesi affronta con ottimo livello di completezza ed approfondimento Ia complessa sfida necessaria ad ottenere un ideotipo di pomodoro ad alta performance, compatibile con una gestione agronomica a ridotti inputs e, quindi, ad alta sostenibilità ambientale. La studio, che si è articolato su diversi livelli della filiera produttiva, ha incluso rilevanti approfondimenti di ecofisiologia, fino ad individuare le principali specifiche qualitative dei frutti ottenuti nelle due diverse pratiche colturali. La ricerca illustrata, inoltre, si differenzia per innovatività e per aver prospettato interessanti scenari, in termini di impatto ambientale, economico e produttivo, dei metodi di coltivazione convenzionale e biologico di un prodotto che caratterizza fortemente Ia produzione agricola nazionale." La premiazione è avvenuta a Firenze il giorno 1 dicembre 2014 presso l’Accademia dei Georgofili, Loggia degli Uffizi Corti.

VITTORIA PER IL GRUPPO CROP PRODUCTION. Faccio i miei complimenti al collega Domenico – afferma il dott. Enrico Francia del Dipartimento di Scienze della Vita - e sono pieno di soddisfazione perché questo premio rappresenta un riconoscimento per tutto il Gruppo Crop Production. E' la dimostrazione di quanto sia importante la sperimentazione in campo agronomico per comprendere i meccanismi produttivi delle colture nell'ottica dell'adattamento dei sistemi colturali ai futuri scenari conseguenti ai cambiamenti climatici”.

IL FUTURO DELL'AGRICOLTURA AVRA' MENO FERTILIZZANTI. “Identificare tipologie di piante ad alta sostenibilità - afferma il dott. Domenico Ronga del Dipartimento di Scienze della Vita - rappresenta un avanzamento importante in quanto anche in sistemi colturali a basso input, quali il sistema biologico, consente di ottenere produzioni accettabili senza il ricorso ad impieghi massicci di fertilizzanti e prodotti di sintesi. Questo può avere un risvolto molto positivo sull’impatto ambientale delle coltivazioni. Sono onorato per aver ricevuto questo prezioso premio. Sono felice che le fatiche di campo di noi ricercatori a volte rivelino belle soddisfazioni come in questo caso. Ringrazio innanzitutto l'Istituto di Biometeorologia del CNR e la famiglia Bacci per il premio, ma non posso non ringraziere tutte le persone che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo tra cui il prof. Nicola Pecchioni, il dott. Enrico Francia, il dott. Massimo Zaccardelli, il dott. Domenico Perrone, la dott.sa Stella Lovelli e tutto lo staff del gruppo Crop Production e del CRA-ORT. Infine un grazie speciale va anche a mia moglie”.

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