Preservativi ovunque, l'indegno spettacolo offerto ai visitatori del Mef
In via Soli i turisti parcheggiano la loro auto e fanno lo slalom tra i preservativi usati : il parcheggio è meta delle prostitute della zona Tempio e lo spettacolo è davvero indecoroso
Sotto il cofano giallo le meraviglie che il mondo ci invidia e tutto attorno il degrado. Una cartolina impietosa quella che viene offerta i turisti che – con numeri fortunatamente sempre più consistenti – fanno tappa a Modena per visitare il Museo Casa Natale Enzo Ferari. Non tanto per il degrado di alcuni edifici, o per i cantieri aperti intorno al museo che forniscono un'idea di grande precarietà e trambusto, quanto piuttosto epr quello che i visitatori trovano sotto i loro piedi.
Chi non usufruisce dei pochi posti disponibili dentro i cancelli della struttura, parcheggia la propria auto nell'area di via Giuseppe Soli, sul retro del complesso. E qui lo spettacolo è desolante. Non sono soltanto l'incuria e i rifiuti di ogni genere lasciati a terra, ma rifiuti di natura del tutto particolare. Preservativi usati ricoprono infatti tutta la superficie in ghiaia del parcheggio, costringendo ad un vero e proprio slalom i turisti disgustati.
Un problema noto, che con la bella stagione si ripropone con maggiore evidenza, dal momento che l'area è utilizzata ogni sera e ogni notte dalle prostitute e dai clienti che frequentano la zona Tempio, tra via Piave e la stazione ferroviaria. Le testimonianze dei rapporti consumati la notte fanno bella mostra di sé durante il giorno, senza che nessuno intervenga per ripulire l'area, nè tantomeno ad impedire l'accesso durante le ore notturne. Se è marketing territoriale, fatichiamo a comprendere la strategia.
