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Cronaca Marano sul Panaro / Via Cavarola, 3

Rubano gli assegni del parroco e le offerte dalla sagrestia, coppia smascherata

Lui in carcere, lei con obbligo di firma: un 33enne e la sua compagna 26enne sono stati identificati come responsabili dei furti ai danni della parrocchia di San Lorenzo Martire, a Marano

I carabinieri della Compagnia di Sassuolo, ed in particolare quelli della stazione di Marano sul Panaro, hanno eseguito una misura cautelare a carico di due persone indagate per i reati di furto, ricettazione e spendita di banconote false, commessi nella nostra provincia tra giugno ed settembre scorsi.

Le indagini, coordinate dalla Procura nella persona del PM Claudia Natalini, hanno trovato conferma da parte del GIP, che ha disposto la custodia in carcere nei confronti di un 33enne italiano e dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria nei confronti della sua compagna.

L’uomo è infatti ritenuto responsabile di alcuni furti commessi presso la chiesa di San Lorenzo Martire di Marano, nonchè della ricettazione e dell'incasso di alcuni assegni che la sua compagna aveva rubato approfittando del suo lavoro di "donna delle pulizie".

Il 33enne si era introdotto per ben due volte nella sagrestia della parrocchia e si appropriato del contenuto della borsetta per la raccolta delle offerte domenicali. In una circostanza era anche riuscito a rubare a sua volta alcuni assegni, poi compilati a firma del parroco e riscossi in banca per 973 euro.

Utili alle indagini sono state le telecamere, che hanno ripreso l'incursione del ladro, e l'incrocio dei dati bancari. La stessa cifra di 973 euro era stata infatti riscossa altre due volte attraverso gli assegni rubati dalla compagna nell'abitazione di Marano in cui lavorava come colf. Un ulteriore furto era stato commesso ai danni di un'azienda e i Carabinieri stanno approfondendo le indagini per capire il ruolo dei due, che hanno tentato senza successo di incassare anche in questo caso gli assegni rubati.

Nello stesso periodo i due erano stato sorpresi, in particolare la donna, a spendere banconote false: i militari avevano infatti già sequestrato diverse centinaia di euro contraffatti nella loro abitazione.

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