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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Magazzini strapieni, per Poste l'appalto di Amazon rischia di essere un boomerang

Sindacati ancora sul piede di guerra per ribaltare l'organizzazione che Poste Italiane si è data anche nella nostra provincia, con le consegne a giorni alterni che rallentano lo smistamento della corrispondenza. Lavoratori protestano con il blocco degli straordinai fino al 9 gennaio

Da ormai diversi mesi i sindacati dei lavoratori di Poste Italiane sono in grande fermento, come noto, nel tentativo di far tornatre l'azienda sui propri passi e rivedere il tanto discusso piano di consegna della corrispondenza "a giorni alterni". Il nuovo sistema ha causato non pochi disagi, non solo ai cittadini, ma in particolar modo ai lavoratori. Purtroppo a ridosso delle feste natalizie i problemi si stanno amplificando, come era forse prevedibile, con i centri di recapito letteralmente imballati di pacchi da consegnare. 

È in particolare il sindacato Poste Slc/Cgil di Modena a sottolineare la precaria situazione dei centri di recapito modenesi, dove in queste settimane la corrispondenza si sta accumulando  nonostante l'impegno profuso dai portalettere. 

"Gli stessi orari di lavoro, posticipati dall'Azienda, stanno determinando una percentuale altissima di oggetti a firma non recapitati, onde per cui il cliente è costretto a recarsi negli Uffici Postali a recuperare il proprio invio (Linea Plus) – spiega  la Cgil – Un disastro prevedibile. Il Piano di riorganizzazione del servizio postale oltre a decimare decine di posti di lavoro nella nostra provincia, aggravando le condizioni lavorative dei portalettere rimasti, ha peggiorato eccessivamente il servizio ai cittadini e alle aziende".

Come sta avvenendo in altre province, vi è poi la delicata situazione legata ad una delle delle commesse più importanti di Poste Italiane, quella della consegna dei pacchi  per Amazon. Per il sindacato questo appalto rischia di diventare un vero e proprio boomerang, anche in virtù della crescita esponenziale che gli acquisti online stanno vivendo proprio in queste feste natalizie. 

Ma il sindacato si spinge oltre e denuncia anche la carenza degli addetti negli Uffici Postali e le "pressioni indebite che subiscono i lavoratori da parte di taluni responsabili aziendali". La Cgil spiega che si è "giunti al paradosso che per non incorrere nelle ire di qualche dirigente sono gli stessi direttori degli Uffici Postali e i lavoratori a comprare i prodotti postali. Ci sono Direttori, Specialisti di Sala Consulenza e Operatori allo sportello che hanno comprato le sim di Poste Mobile a parenti, amici, condomini…".

Dopo lo sciopero regionale del 27 giugno e quello nazionale del 4 novembre, è in atto in questi giorni il blocco nazionale degli straordinari fino al 9 gennaio 2017, ma se la situazione non dovesse risolversi, inevitabilmente si andrà ad uno sciopero nazionale di un'intera giornata che verosimilmente porterà a protestare presso la sede romana di Poste Italiane. 

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