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Cronaca Ponte Alto / Stradello Anesino Nord

Irruzione dei centri sociali alla Festa Pd per bloccare il ministro Minniti

Una trentina di manifestanti del Guernica e di SI Cobas si sono presentati a Ponte Alto per protestare contro l'ex Ministro dell'Interno, ospite della Festa di Primavera. "Un attacco squadrista"

Nella serata di ieri, venerdì 1° marzo, una trentina di persone appartenente al collettivo Guernica, al sindacato SI Cobas e agli ambienti antagonisti hanno messo in scena una manifestazione presso l'area di Ponte Alto, dove è in corso la Festa di Primavera del Partito Democratico. Obiettivo dei manifestanti era protestare contro la presenza dell'ex Ministro dell'Interno Marco Minniti, il cui intervento era in cartellone alla Festa. Ci sono stati momenti di tensione con le forze dell'ordine e con gli speponenti del Pd, mentre gli antagonisti hanno esposto uno striscione con la scritta "Minniti come Salvini, basta Lager!", con riferimento alle politiche sulla sicurezza attuate dal precedente governo, in particolare per quanto riguarda l'istituzione dei Centri di Permanenza e Rimpatrio per gli immigrati irregolari.

Dopo essersi radunati all'ingresso dell'area di Pinte Alto, i manifestanti si sono mossi in corteo attraverso gli stand, scandendo slogan al megafono, prima di essere allontanati da Polizia e Carabinieri. L'incontro con Minniti si è svolto regolarmente, seppure in ritardo rispetto all'orario concordato.

I segretari provinciale e cittadino del Pd Davide Fava e Andrea Bortolamasi hanno così commentato la'ccaduto: “Si è trattato di un vero e proprio attacco alla nostra Festa, preparato in anticipo, con tanto di megafono e striscioni, allo scopo non tanto di far sentire la voce di una protesta, ma di provocare, creare tensione e impedire lo svolgimento del previsto incontro. Nessuna voglia di confronto, ma solo l’intento di procurarsi un palcoscenico in casa altrui. In sala c’erano famiglie che stavano godendosi una serata conviviale, chi in attesa di recarsi nella sala da ballo, chi di seguire l’incontro politico".

"Siamo di fronte a un attacco pre-organizzato - proseguono i vertici dem - Persone che si autodefiniscono di sinistra, ma che hanno completamente sbagliato obiettivo: il Partito democratico è il vero argine al dilagare delle destre, anche le più estreme. Ringraziamo le forze dell’ordine per lo sforzo profuso. Ribadiamo, al contempo, che pur disponibili al confronto, non ci facciamo e non ci faremo intimidire da chi usa metodi squadristi e tenta di sabotare il dibattito democratico delle idee”.

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