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Ausl sotto accusa, i sindacati protestano davanti al pronto Soccorso

Cisl/Fp, Fials e Cobas organizzano un presidio per denunciare la poca trasparenza dei dati relativi ai fondi che l'Istituto INAIL ha versato in questi anni all'AUSL, con disparità di trattamento a favore del solo personale medico

Continua la protesta dei sindacati della sanità modenese iniziata con la dichiarazione dello stato di agitazione i primi di dicembre, continuato col fallito tentativo di conciliazione davanti al Prefetto ed il primo presidio la vigilia di natale davanti la sede dell’AUSL in San Giovanni del cantone. Questa volta Cisl/Fp, Fials e Cobas, hanno scelto di dimostrare davanti il Pronto Soccorso del nuovo ospedale di Baggiovara per rivendicare l’indisponibilità della Direzione a concludere la trattativa sulla remunerazione delle procedure di registrazione dati per INAIL ferma e non più erogata dal 2010 per il personale del comparto, retribuita, invece, ai medici. Per le sigle sindacali la diversità di trattamento fra medici, infermieri e tecnici sanitari sulla distribuzione di quanto incassato dall'Azienda continua a “penalizzare questi ultimi a scapito dei primi”.

Tra gli altri motivi di protesta anche la disorganizzazione di un Pronto Soccorso, fiore all’occhiello dell’AUSL che “presenta comunque lunghi tempi d’attesa, più evidenti una volta entrati negli ambulatori dove si forma una specie di “imbuto” per l’accavallamento delle prestazioni da erogare la distribuzione selvaggia delle pronte disponibilità dei medici, decise anche all’ultimo momento ma senza una correlazione con i carichi di lavoro che aggravano e determinano una palese situazione di “stress lavoro-correlato” subita dagli infermieri e dagli oss”.

Anche la presenza di un “aumento spropositato” dei dirigenti medici detentori di struttura semplice e complessa all’interno del Presidio Ospedaliero è motivo di lagnanza da parte dei sindacati: “Anche su questo tema l’Azienda ha presentato più di un piano organizzativo carente di strategie precise – spiegano i rappresentanti dei lavoratori - e non all’interno di una programmazione che noi sindacati chiediamo con forza proprio in ragione delle esiguità di risorse”.

A fronte dell'aumento della spesa sanitaria per il personale Dirigente, il dubbio dei sindacati è che le scelte siano indirizzate più ad “accontentare particolarismi che concreti obiettivi sanitari”. Le sigle che hanno organizzato la protesta chiedono anche di poter avere un confronto sulle scelte che la Direzione Sanitaria  attua nell’erogare servizi, analizzando i percorsi ed i risultati ottenuti in funzione della spesa erogata.

Sul tema specifico infine dell’indennità INAIL, essendo oltretutto attività non istituzionale ma volontaria, Cisl/Fp, Fials e Cobas aggiungono al presidio l'azione di protesta di bloccare l’immissione dei dati specifici datoriali nel programma INAIL da parte degli operatori non medici interessati, demandando, come loro compito, in tal modo ai medici l’iter completo della procedura dati INAIL. Il 2 gennaio il presidio continuerà davanti la sede del Distretto di Modena.

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