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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Mirandola

Bollette Enel carissime, rivolta dei terremotati nei moduli provvisori

Il Comitato Sisma.12 e Federconsumatori si attivano per risolvere il problema di utenze elettriche decisamente elevate, che Enel applica senza alcun tipo di riguardo per la situazione delle famiglie rimaste senza casa nella Bass

Sin dai primi giorni del mese di settembre numerose famiglie residenti nei moduli abitativi provvisori (MAP) dei comuni terremotati hanno segnalato unanimemente l'arrivo di bollette Enel molto onerose. Un fatto che, dopo gli errori di fatturazione per numerose abitazioni del cratere, ha immediatamente fatto scattare una protesta, della quale si sono fatto carico sia l'attivissimo Comitato Sisma.12, sia altre realtà associative, fra cui anche Federconsumatori.

La ragione di costi tanto elevati sta ovviamente nelle caratteristiche che la fornitura di energia elettrica per i moduli abitativi deve avere. Infatti per ragioni di sicurezza tutte le strumentazioni nel modulo funzionano solo ed esclusivamente ad energia elettrica, facendo lievitare i consumi. Al momento della consegna, da parte delle istituzioni, dei moduli ai cittadini è stata proposta loro la sottoscrizione di un contratto a libero mercato con Enel Energia – il maggiore fornitore di energia della zona – con una potenza di 6kw, onde evitare problemi di tenuta degli impianti. Ovviamente le famiglie hanno sottoscritto i contratti, e appunto all'inizio di settembre all'arrivo della prima bolletta si sono evidenziati costi elevatissimi, anche 3 o 4 volte in più rispetto alla situazione precedente il terremoto.

“Riteniamo sia inaccettabile il fatto di scaricare su di noi terremotati i risparmi effettuati nella costruzione dei MAP – spiegano dal Comitato Sisma.12 -  Difatti a seguito della rateizzazione ci troviamo a pagare mensilmente un “affitto” all'Enel che supera i 300 euro, ma riteniamo ancora più inaccettabile che parte di questi conti siano costituti da tasse che finiscono nelle casse regionali”. Nel frattempo, la Federconsumatori si è attivata contattando direttamente Enel: “Abbiamo quindi immediatamente richiesto una sospensione del pagamento delle bollette fino al 31 ottobre scorso, ed alla fine del mese di settembre in un incontro con l'azienda – spiega l'associazione di categoria - abbiamo avanzato le diverse richieste, tra cui la rinegoziazione dei contratti, la possibilità di una maggiore rateizzazione delle bollette e la costituzione di un fondo – nel quale contribuissero anche altri soggetti, come la Regione o le istituzioni locali – a sostegno di coloro che sono in situazioni di maggiore indigenza”.

Ma le richieste finora sono state infruttuose, come spiegano ancora da Federconsumatori: “Purtroppo e nostro malgrado dobbiamo riscontrare la sostanziale indisponibilità di Enel. Pensiamo che si tratti di un atteggiamento sbagliato che non vuole guardare in faccia i problemi reali, trincerandosi dietro norme, regole, o precedenti che non permetterebbero di andare oltre a quanto fatto. Anche il Comitato Sisma.12, in attesa di una mediazione della Regione Emilia-Romagna ha deciso di alzare i toni della protesta, invitando tutti i residenti dei MAP a rigettare le bollette.

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