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Cronaca Viale Alessandro Molza

Pugile picchiato e rapinato all'uscita della palestra, aggressore in carcere

Un giovane atleta era stato aggredito nei pressi del parco Novi Sad da una coppia di magrebini, che lo aveva messo ko e rapinato del cellulare. Dopo quasi cinque mesi e una lunga lista di altri reati, finisce in carcere uno dei responsabili

A distanza di cinque mesi dai fatti che lo avevano visto protagonista in negativo nella zona del Novi Sad, un giovane marocchino di 23 anni è stato raggiunto da un ordine di carcerazione con l'accusa di rapina e lesioni aggravate. L'episodio si riferisce al mese di febbraio scorso, quando un ragazzo era stato rapinato da due stranieri nordafricani, dopo essere uscito di sera dalla palestra in cui si allenava.

Si tratta infatti di un giovane pugile di origine albanese, che dopo l'allenamento era stato sopraffatto e messo ko dai suoi aggressori. I due magrebini gli aveano sferrato una serie di pugni che lo avevano lasciato a terra ferito, con l'unico scopo di rubargli lo smartphone che teneva in mano. I due, dopo la fuga, erano stati fermati durante un controllo a tappeto dagli agenti della Polizia, ma non erano state riscontrate prove particolari per incriminarli.

Prove che invece sono emerse in seguito, quando la Polizia ha fermato uno dei due giovani, appunto il marocchino 23 enne, per altri reati contro il patrimonio. Nel frattempo, il giovane nordafricano ha scontato arresti domiciliari anche a Rimini dove si era trasferito, per poi tornare a Modena e delinquere nuovamente. Ieri è stato raggiunto dal nuovo ordine di custodia cautelare, mentre si trovava già in carcere. Denunciato invece il complice della rapina, 20enne suo connazionale.

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