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Cronaca Torrazzi / Via Papa Giovanni XXIII

Benzinaio aggredito in auto e rapinato dell'incasso ai Torrazzi

I malviventi hanno atteso che prelvasse il denaro dalla colinna self e poi gli hanno rubato il borsello. E' accaduto in via Pappa Giovanni XXIII. Faib-Confesercenti: "Sicurezza e certezza della pena siano poste tra i provvedimenti urgenti del nuovo governo"

“La domanda che ci poniamo è: da quanto tempo il benzinaio rapinato ieri, era sotto osservazione da parte dei malviventi? Verrebbe da rispondere da parecchio, date le modalità e la celerità con cui è stato messo a segno il colpo, cioè mentre si recava in banca. Proviamo ora ad immaginare quale sia oggi il suo stato d’animo. E come lui, quello di molti altri suoi colleghi che potrebbero essere i prossimi a finire nel mirino dei banditi, col rischio oltretutto di subire anche violenza qualora decidessero di opporre una qualsiasi forma di resistenza".

Sono le considerazioni, amare ma del tutto condivisibili, di Franco Giberti, presidente FAIB-Confesercenti Modena, alll’indomani della rapina messa a segno nei confronti di un benzianio in via Papa Giovanni XXIII. Il colpo è avvenuto ieri a metà mattina, per mano di due malviventi poi fuggiti a bordo di un auto. Quello che preoccupa è appunto il fatto che i criminali abbiano studiato le abitudini del gestore, agendo non appena questi ha prelevato l'incasso del weekend dalle colonnine self service. Stesso copione, per latro, di quanto avvenuto appena un anno fa.

Quando il benzinaio è salito in auto per andare a depositare i soldi in banca, un rapinatore si è affiancato, ha sfondato il finestrino e ha afferrato il borsello con il denaro - circa 14mila euro - fuggendo poi con il complice che lo attendeva in macchina a pochi metri. Tutto si è svolto molto rapidamente, con tempi e vie di fuga evidentemente ben pianificati. Sul caso è stata chiamata ad indagare la Polizia di Stato.

"Abbiamo il diritto di lavorare in sicurezza, non di vivere col terrore che 'potrebbe toccare a me' - aggiunge Giberti - Ma soprattutto c’è la necessità e lo ribadiamo, di certezza della pena, per questi malviventi una volta assicurati alla giustizia, e di pene esemplari senza sconti di sorta. Riconosciamo il lavoro indefesso delle forze dell’ordine e siamo pronti a collaborare con loro nel segnalare ed indicare eventuali situazioni sospette. Ma al fine che anche il loro lavoro non sia vanificato, ci appelliamo alle forze politiche, in vista della costituzione di un nuovo Governo: che sicurezza e certezza della pena siano poste tra i provvedimenti urgenti da attuare”, chiosa Giberti. 

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